Grecia: i cittadini cominciano ad armarsi contro le violenze dei “profughi”

 

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In Grecia c’persino chi si sta armando. Lo scenario che si intravede all’orizzonte, nelle isole greche interessate al massiccio arrivo dei profughi, è fosco. Molto fosco. «La situazione ormai non è pacifica. E non so come si svilupperà.. Gli abitanti hanno ragione perché temono vedendo reazioni violente dei profughi, saccheggi di negozi, specialmente di generi alimentari.

Il male è che gli abitanti hanno cominciato a comprare armi. In televisione un venditore di articoli per la caccia diceva che in un mese ha venduto più fucili che in un anno». A parlare  – scrive il Messaggero – è il vescovo cattolico, Fragkiskos Papamanolis, presidente dell’episcopato ellenico, che in una intervista all’Osservatore Romano, invita i governi europei a fare presto. «In questo quadro anche il governo ha ragione, perché non ha la possibilità economica di fare quello che sarebbe necessario, perché le casse dello Stato sono vuote, e cerca in ogni modo di assicurare almeno il funzionamento dello Stato, mentre cresce l’esasperazione della gente».

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