Prosegue lo spreco di denaro pubblico della Cooperazione italiana allo sviluppo in Tunisia ed in particolare delle regioni del sud del Paese. Sono quasi giunti a termine i lavori, finanziati appunto dalla Cooperazione italiana, per la costruzione di una diga a Oued Chaffar e sono cominciati quelli per una seconda diga vicina, presso l’Oued Sidi Salah.
Il progetto mira a contribuire al miglioramento delle condizioni economiche e sociali della popolazione residente, aumentando la disponibilità di risorse idriche nell’area di Sfax attraverso la costruzione delle due dighe collinari e alcune opere di sistemazione idrogeologica dei bacini imbriferi.
La realizzazione delle due opere, per un importo complessivo di circa 8 milioni di euro, è finanziata nel quadro del Programma Sahara Sud, il cui valore globale è di 75 milioni di dollari. L’Ente esecutore è la Direzione generale delle Risorse idriche del Ministero dell’Agricoltura e delle Risorse idrauliche tunisino, che a livello regionale opera attraverso il Commissariato regionale di Sviluppo agricolo di Sfax.
Pochi giorni fa la visita sui luoghi del progetto dell’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Raimondo De Cardona e della rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Cristina Natoli. (ANSAmed)