Roma: Associazione Nazione Rom al fianco di 35 famiglie Rom della Casa della Solidarietà

Union Internazional Romanì

il Presidente Normunds Rudevics ed Associazione Nazione Rom al fianco della lotta delle 35 famiglie Rom della Casa della Solidarietà di Via Salaria a Roma Capitale

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Con una lettera indirizzata ai responsabili istituzionali di Roma Capitale, al Commissario Prefettizio Francesco Paolo Tronca, al Sub Commissario Clara Vaccaro, al direttore del Dipartimento Politiche Sociali Antonino De Cinti, al funzionario del V Dipartimento Daniela Moretti, al Prefetto della Provincia di Roma Franco Gabrielli, al Vice Capo di Gabinetto Raffaela Moscarella, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Direttore Generale Pari Opportunità Monica Parrella, all’ Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali direttore Francesco Spano ed al responsabile delle relazioni istituzionali Alessandra Barbieri la legittima rappresentanza dei Rom, Sinti e Caminanti di Roma Capitale, delle famiglie ospitate nel Consorzio Casa della Solidarietà CDS in Via Salaria 971, il Presidente Normunds Rusevics della IRU Union Internazionale Romanì e Marcello Zuinisi legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom hanno richiesto immediata sospensione dell’ordine di allontanamento ed un incontro congiunto con carattere di urgenza.

Nella giornata del 9 marzo 2016 è stato notificato un ordine emesso da Roma Capitale: 35 famiglie Rom, ospiti della Casa della Solidarietà, devono allontanarsi e “lasciare liberi gli spazi assegnati, liberi da cose e persone entro e non oltre la data del 28 marzo 2016”. Un ordine firmato dal Direttore della Politiche Sociali Antonino De Cinto.

Le 35 famiglie sono ospiti nella Casa della Solidarietà di Via Salaria dalla data del 27 novembre 2011. Tutte le famiglie interessate provengono da situazioni di profonda emarginazione sociale, povertà, esclusione non sono state prospettate soluzioni abitative alternative come prevedono le norme nazionali ed europee.

Nella lettera è stato richiamato il documento protocollato da Marcello Zuinisi legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom a Roma Capitale e Prefettura con la richiesta di implementazione del Tavolo di inclusione Rom, Sinti e Caminanti nel rispetto degli Accordi Quadro Strutturali Europei e della Strategia Nazionale – Unar, notificando al Commissario Prefettizio Francesco Paolo Tronca la bozza di delibera preparata dalla Giunta Capitolina di Ignazio Marino. In sostanza a Roma i Rom devono sedere come componenti istituzionali ad un Tavolo con Comune e Prefettura per decide le politiche di inclusione.

Gli Accordi Quadro Strutturali Europei sono stati sottoscritti dallo Stato il 23/24 giugno 2011 presso Consiglio Europeo ratificando la comunicazione n. 173 Commissione Europea 5 aprile 2011. La Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti è stata varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012 ed i suoi contenuti e relativi schemi di governante trasmessi dalla direttiva inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a Prefetti, Regioni e Comuni.

E’ dal 16 febbraio 2016 che le famiglie Rom presenti nel centro di Via Salaria hanno iniziato una lotta chiedendo espressamente di essere trattate con dignità. Una lotta che in mancanza di risposte positive sarà portata direttamente in Campidoglio.

A Roma si spreca il denaro pubblico per progetti inutili che generano soltanto esclusione sociale mentre si vuole mettere sulla strada centinaia di esseri umani. E’ il caso del recente bando da cinque milioni di euro per l’affidamento del servizio di gestione dei campi Rom di Roma Capitale scritto dallo stesso Direttore delle Politiche Sociali Antonino Di Cinti. L’incontro richiesto vuole trovare reali soluzioni alternative di alloggio per tutte le famiglie in coerenza con leggi, normative nazionali ed europee, accordi quadro strutturali e strategia.

Nella sua lettera il Presidente Normunds Rusevics della IRU – Union Internazionale Romanì sottolinea il pieno sostegno all’azione promossa dalle famiglie di etnia Rom di Via Salaria e da Marcello Zuinisi dell’Associazione Nazione Rom. Nel caso non venissero trovate immediate soluzioni di inclusione per le 35 famiglie sara presa in considerazione l’azione di presentate ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

ufficio stampa e comunicazione

Associazione Nazione Rom