LONDRA, 6 MAR – Duro attacco all’Ue del ministro della Giustizia britannico, Michael Gove, vecchio alleato del premier David Cameron, ma ora alfiere dei dissenzienti favorevoli alla Brexit in seno al governo di Londra. Intervistato con tanto di richiamo in apertura di prima pagina dal Sunday Times, il solitamente posato Gove accusa oggi Bruxelles d’essere all’origine del malessere che alimenta ora in Europa “la peggiore ascesa” dell’estrema destra che si sia vista dai tempi del fascismo e del nazismo.
Non solo: il ministro conservatore imputa all’Unione anche di voler imporre alla Gran Bretagna “decisioni contrarie agli interessi” nazionali su sicurezza e lotta al terrorismo.
Parole altrettanto polemiche arrivano intanto da un altro paladino del fronte referendario anti-Ue, il sindaco di Londra Boris Johnson. Che da un lato accusa Cameron di far pressione sul business e d’aver preteso la testa del presidente delle Camere di Commercio, dall’altro ironizza sul fatto che uscire dall’Ue sarebbe come “scappare dalla galera”. (ANSA)