Bologna, arcivescovo Zuppi: “Sì alle feste islamiche nelle scuole”

La ex chiesa cattolica, rimasta in silenzio sulle bendizioni pasquali negate, ora  si augura feste musulmane.

Zuppi: ‘Si alla moschea e alle feste islamiche nelle scuole’

matteo-maria-zuppi“Mi auguro che alcune feste islamiche siano accolte nelle scuole, come ha chiesto anche l’arcivescovo di Milano Angelo Scola”. Così l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, intervenendo a un convegno sulla comunità islamica in città, “perché, come dice sempre Papa Francesco, bisogna costruire dei ponti tra le diverse culture”.

Nel suo intervento, Zuppi ribadisce che “difendere la nostra casa comune significa amarla e lasciarla aperta agli altri, quindi fare integrazione”. Per fare questo, aggiunge, è necessario “impedire che dei pregiudizi dettati dall”ignoranza blocchino questo processo, e non lasciarsi andare a generalizzazioni odiose, come l”equiparazione tra musulmani e terroristi“. Infatti, chiosa l”arcivescovo, “se c”e” una cosa che i terroristi non vogliono, è’ proprio che si costruiscano dei ponti, instaurando un dialogo tra le religioni”. Un ottimo motivo, conclude Zuppi, “per costruirne sempre di piu”, di questi ponti”.

“Sono favorevole a una moschea a Bologna. Tutte le grandi città ce l”hanno, penso a Roma, dove ce n’è una già dagli anni ”70, e credo sia un luogo importante”, in pratica non deve spaventare” bensì “parlando dal punto di vista della sicurezza, dovrebbe far paura il contrario”. Secondo l”arcivescovo, infatti, chi si dice contrario alla costruzione di luoghi di culto “perché dice di volere più sicurezza, in realtà crea solo più problemi, perché costruisce dei muri e dà solo l”illusione della sicurezza, mentre è giusto permettere a tutti i credenti di avere un luogo per pregare”.

Il coordinatore della comunità islamica bolognese Yassine Lafram, ha detto che però “al momento non c’è sul tavolo un progetto per una moschea. Certo – aggiunge- avere un luogo di culto è un diritto costituzionalmente garantito, ma la costruzione di una moschea non deve essere il punto di partenza”. Punto di partenza che deve essere invece “costruire buoni cittadini bolognesi di fede islamica“. Inoltre, chiude Lafram, “penso che, in periodo di campagna elettorale, per noi sia solo un danno menzionare la questione della moschea. Io prometto di non parlarne, così da lasciare che i candidati si concentrino solo sulla città e i suoi problemi”. Anche il sindaco Virginio Merola si dice d”accordo con l”idea di “non trasformare la questione della moschea in un tema da campagna elettorale”

bolognatoday.it

4 thoughts on “Bologna, arcivescovo Zuppi: “Sì alle feste islamiche nelle scuole”

  1. Nessuno ha ancora compreso da che pulpito di religione proviene il Papa, nessuno sa’ che i gesuiti erano i peggiori sterminatori all’epoca di bonifacio, nessuno ha ancora capito che la chiesa attuale e’ facente parte dei poteri forti mondiali preposto solo al disfacimento dell’occidente cui con sgarbo e violenza violenta la nostra religione vera quella in Dio Cristo favorendo l’integrazione dell’islamismo cui e’ in atto per poi cedergli il posto del tutto, Signori anche se’ non lo fate me ne strafotto poiche io sapro’ al momento cui sopperiro ai voleri di questi escrementi cui hanno e dirigono un piano preciso dal piano kalergi e da cio che da sempre e’ stato progettatto per la procreazione di un miscuglio di popoli che diverrano un unico popolo proprio per indebolirci anche solo con la mente molto peggio di oggi che siamo solo pecore, nessuno reagisce di fatto ai voleri di un sacripante stupido e criminale gesto in favore dell’islamismo contro la religione cui siamo vissuti da sempre quindi dire male della chiesa attuale e’ solo dire verita ‘ cui di fatto va combattuta pari merito ai criminali che gestiscono non solo il potere delle banche mondiali bens’ anche del volere delle nostre menti cui ci vengono indirizzate dai vari organi d’informazione? siamo solo capre da mungere, saluti.

  2. Dove sono finiti gli insegnamenti degli illustri cardinali Biffi e Cafarra?

  3. ARCIVESCOVO … HA DIEMENTICATO CHE LE SCUOLE , SONO DELLO STATO ITALIANO CON TUTTA LA LORO GETSIONE. ESISTE UN CONCORDATO. – FRA LO STATO PONTIFICIO E LO SYAYO ITALIANO. LE S”C”OLE ADOPERANO IL CALENDARIO iTALIANO – –

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