“L’esercito turco collaborò con Isis. Hanno gestito il confine con un emiro dell’Isis”

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ISTANBUL – “Hanno gestito il confine con un emiro dell’Isis”. Con questo titolo il quotidiano turco di opposizione laica Cumhuriyet lancia oggi il suo ultimo scoop sulle presunte infiltrazioni dello Stato islamico alla frontiera turco-siriana, denunciando stavolta un diretto coinvolgimento di membri dell’esercito. Da quasi 3 mesi il direttore Can Dundar e il caporedattore Erdem Gul sono in prigione per un’inchiesta di maggio su un presunto passaggio di camion di armi dalla Turchia alla Siria con l’aiuto dei servizi segreti di Ankara.

Il nuovo scoop si basa su alcune intercettazioni telefoniche risalenti al novembre 2014 ed emerse durante un’inchiesta della procura di Ankara – poi passata per competenza territoriale a quella di Gaziantep, alla frontiera con la Siria – in cui alcuni ufficiali dialogano amichevolmente con Mustafa Demir, un jihadista turco considerato il ‘responsabile’ della gestione del confine per conto dello Stato islamico. Dalle conversazioni si evincono contatti frequenti che avrebbero permesso il passaggio di combattenti e anche di materiale esplosivo usato poi in attentati compiuti in Turchia. Tra i 27 indagati nell’inchiesta risulta anche Ilhami Bali, considerato la mente del doppio attacco kamikaze del 10 ottobre scorso a un corteo pacifista curdo alla stazione di Ankara, in cui morirono 102 persone.

Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria che coinvolge i giornalisti Dundar e Gul, il 5 febbraio il tribunale di Istanbul ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla procura in cui se ne chiede la condanna all’ergastolo con l’accusa di “spionaggio” e “propaganda terroristica”. La prima udienza del processo e’ fissata per il 25 marzo. (ANSAmed).

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