“Quei Paesi che non vogliono fare la propria parte non devono avere gli stessi fondi che avrebbero se facessero il loro dovere”. Lo ha detto ieri il presidente della Camera Laura Boldrini a “La vita in diretta” (Rai1), criticando gli stati Ue che si rifiutano di accogliere i sedicenti profughi, prevalentemente maschi e musulmani.
Boldrini, di ritorno dalla Grecia, ha fantasticato che “quelli che arrivano a Lesbo sono quasi tutti siriani in fuga da una guerra terrificante.”, mentre invece tra loro vi sono moltissimi afghani e pakistani che non fuggono da nessun conflitto.
“I Paesi europei dovrebbero tutti fare la propria parte e allora non sarebbe una crisi difficile, sarebbe un flusso di rifugiati di cui ogni Paese prende la propria responsabilita’”. Invece, oggi “la Grecia e’ in prima linea, l’Italia e’ in prima linea. Poi quelli che arrivano non si fermano qui, quasi tutti vanno in Germania, Svezia e Austria”.
“Dunque oggi la crisi – fa notare Boldrini – si risolve sulle spalle di 5 Paesi ma noi siamo 28, non puo’ essere che siamo uniti solo quando ci sono vantaggi. È in buona e cattiva sorte che si sta insieme”.