Tonelli: Agenti di Polizia terrorizzati dalla Digos per fini politici

 

digos“Sono in sciopero della fame da 19 giorni e proseguirò perché il dipartimento di polizia sta reprimendo il dissenso dei nostri agenti per fini politici“. È questa la denuncia che Gianni Tonelli, segretario del Sap, fa a ilGiornale.it pochi minuti dopo aver incontrato a piazza Montecitorio i parlamentari di Forza Italia Maurizio Gasparri, Elio Vito e Renato Brunetta che gli hanno espresso la propria solidarietà.

Tonelli chiede l’intervento del Capo dello Stato per porre fine a una situazione che è ormai insostenibile. “I responsabili sono la classe di governo e il dipartimento di polizia che stanno reprimendo, in maniera del tutto illecita, i rappresentanti del Sap che in tivù hanno denunciato le carenze e i tagli al comparto sicurezza”.

Il segretario del Sap fa riferimento soprattutto alla riduzione di 45mila forze dell’ordine di cui ben 15mila solo nella polizia di Stato. “Dal 2010 – spiega – ci battiamo contro la debilitazione dell’apparato di sicurezza e lamentiamo la scarsità di fondi per le divise, passati dai 90 milioni del 1992 agli attuali 15,8. Per non parlare poi dei giubbetti scaduti, dei locali sporchi e non a norma, delle auto vecchie e dei caschi marci”. Proprio la denuncia in televisione del materiale di scarsa qualità è costata a un agente del Sap la sospensione dal lavoro e l’avvio di un procedimento amministrativo per destituzione.

“Il dipartimento ha accusato il nostro agente, padre di famiglia con una bimba di sei anni a carico, di aver prelevato materiale non più in uso alla Polizia di Stato per mostrarla al giornalista. Per questo motivo il 22 gennaio ho denunciato il capo della polizia per aver sostenuto il falso”, dice Tonelli che accusa il dipartimento di mobbing verso gli agenti iscritti al Sap: “A Roma ci sono decine di agenti terrorizzati dalla Digos che ha dato vita a una cabina di regia per dare la caccia ai colleghi che dicono la verità. Li minacciano affinché non parlino“. E tutto questo avviene mentre “gli altri sindacati, ad eccezione del Coisp e del Consap, tacciono perché non vogliono mettersi contro i poteri forti”.  IL GIORNALE