I jihadisti sunniti di Isis potranno “prendere impunemente gli organi degli apostati perche’ (la loro vita) non merita rispetto”. Questo il testo della fatwa (direttiva religiosa) numero 98 emessa dal consiglio degli ulema >>>> – che risponde direttamente al sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi – lo scorso 31 gennaio per giustificare il traffico di organi dei loro prigionieri, un’altra possibile ricca fonte di finanziamento, dopo il commercio di petrolio e quello di reperti artistici. E’ quanto rivela l’agenzia Reuters citando il testo della fatwa trovato a maggio, insieme a molto altro materiale, dalle forze speciali americane in un’operazione condotta nella Siria orientale. Il testo emesso dalla ‘commissione religiosa’ di Isis, tradotto dal Pentagono, prescrive che “la rimozione di organi che pongano fine alla vita dei prigionieri non è proibita”.
L’uso del termine ‘apostata’ non coinvolge solo i prigionieri cristiani o yazidi ma soprattutto quelli sciiti, perché non seguono il vero Islam.
Armando Manocchia: Non lasciatevi ingannare, l’islam è uno soltanto!
L’agenzia sottolinea che il documento, tradotto dal Pentagono non fornisce da solo la prova che Isis abbia avviato un traffico di organi umani. Ma il fatto che esista un testo religioso che formalmente la rende lecita contrasta con la rigida interpretazione della legge coranica, la sharia, che Isis sostiene guida ogni sua azione e che la vieta. La fatwa regola la raccolta di organi sostenendo che “è permessa la pratica del trapianto organi sani nel corpo di musulmani per salvare vite o sostituire un organo danneggiato”.
Viene anche assimilata alla pratica del cannibalismo in circostanze estreme: “Un gruppo di religiosi islamici ha permesso, se necessario, di uccidere un apostata per mangiare la sua carne”, si legge nel testo. Tra le altre direttive un’altra, la numero 64, datata 29 gennaio 2015, fornisce regole dettagliate per gli stupri, autorizzandoli, e regolando quando gli uomini di Isis possono o non possono avere rapporti sessuali con donne schiave.
I documenti del raid Nel raid delle forze speciali Usa in Siria, l’operazione in cui venne eliminata la mente finanziaria di Isis, Abu Sayyaf e venne catturata la moglie, vennero trovati 7 Terabyte di documenti su chiavette Usb, Cd, Dvd e dischi rigidi portatili, aveva raccontato all’epoca Brett McGurk, inviato speciale del presidente Barack Obama presso la Coalizione anti-Isis.
Finora erano stati resi noti a settembre solo le fatwa che autorizzavano le spoliazione delle vestigia storiche ed il loro commercio. La denuncia alle Nazioni Unite A febbraio l’ambasciatore iracheno all’Onu, Mohamed Ali Alhakim, aveva denunciato al Consiglio di Sicurezza l’esecuzione di 12 medici a Mosul – la prima città conquistata da Isis in Iraq nel giungo 2014 – per essersi rifiutati di rimuovere organi. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/isis-carte-segrete-trovate-in-siria-fatwa-trovata-in-siria-ammette-prelievo-organi-e-cannibalismo-29966c77-7c9a-4014-9494-8c58286f0f5e.html
Gli amerikani di Obama sono ISIS, dunque non è che ci possiamo fidare della loro propaganda, sono solo menzogne, però nella “zona” c’è una nazione che è centro mondiale del traffico d’organi umani, è sufficiente cercare con “occhiali” questo:”US Rabbis & Israel Traffic In Human Organs” leggerete notizie che i media italiani non vi hanno mai dato, ci furono arresti e condanne…
Perchè non basta espiantare gl’organi ma bisogna avere anche la rete di vendita ed il supporto logistico che solo una nazione “seria” può dare.