Due persone sono state arrestate in Austria, in connessione con gli attentati del 13 novembre a Parigi. Lo hanno reso noto gli inquirenti, come si apprende dai media internazionali. I due sono stati arrestati lo scorso week-end in un rifugio per immigrati a Salisburgo e sono sospettati di “partecipazione ad un’organizzazione terroristica”, ha riferito la procura della città austriaca.
“Si fingevano rifugiati”
A più di un mese dagli attentati di Parigi sono stati arrestati due cittadini francesi di venti e ventuno anni di origine algerina e pakistana: si sarebbero finti rifugiati e sono stati fermati in un centro di accoglienza profughi a Salisburgo, in Austria. Avevano viaggiato dalla Grecia attraverso i Balcani fino in Austria assieme a centinaia di migranti diretti in Europa.
Secondo quanto riporta il quotidiano austriaco The Kronen Zeitung, le manette per i due sono scattate lo scorso fine settimana a seguito della segnalazione di una intelligence straniera. Alcune fonti riferiscono che fossero nella città austriaca per portare a termine altri attacchi nelle prossime settimane, ma l’indiscrezione non è stata confermata dal portavoce della procura, Robert Holzleitner.
I due sono stati interrogati dalle autorità francesi e austriache e con alcuni volontari e rifugiati del centro si sarebbero vantati di avere combattuto con l’Isis in Siria. Alcune settimane fa altri due richiedenti asilo sospettati di essere legati all’autoproclamato Stato islamico erano già stati fermati proprio a Salisburgo nelle scorse settimane.