Perde il lavoro, italiano multato dai vigili perché chiede l’elemosina

 

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Centotrenta euro di multa per aver chiesto l’elemosina. Ma Luigi, 54 anni, di Brescia, quei soldi non può pagarli. Un anno fa ha perso il lavoro e da allora per vivere chiede aiuto ai passanti nel piazzale dell’ospedale civile, dove martedì scorso è stato multato dalla polizia locale.

“Ho provato a spiegare ai vigili che chiedere le monetine non è più reato e che non do fastidio a nessuno: non fermo e nemmeno molesto le persone, me ne sto zitto ed immobile, affidando la mia richiesta d’aiuto al cartello che ho tra le mani”, ha raccontato l’uomo a BresciaToday.

Una multa che Luigi non ha alcuna intenzione di pagare, come le altre che ha già accumulato: “La polizia locale fa la guerra ai poveri a chi cerca di sopravvivere con qualche monetina donata dalle persone di cuore. È assurdo che il Comune voglia fare cassa sanzionando i poveri, ci vogliono far morire di fame e di freddo.”

Se potesse permettersi un avvocato, Luigi potrebbe fare ricorso al Tar e (forse) vincere la sua battaglia. Scrive BresciaToday:

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 115 del 2011, ha infatti ritenuto costituzionalmente illegittima la norma che, a partire dal 2008, consentiva al sindaco, quale ufficiale del Governo, di adottare ordinanze, anche non contingibili e urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per la sicurezza urbana

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