Chi sceglie di condividere opinioni radicali o xenofobe sui social media, non solo rischia di perdere il posto di lavoro in Germania, ma anche i figli. Lo riferiscono i media locali. Un’opinione non ortodossa su Facebook potrebbe essere sufficiente per avviare il procedimento. (RT.COM)
Die Welt, citando il portale di informazione Deutsche Anwaltauskunft , dell’Associazione degli avvocati tedeschi, dice che non è chiaro con quale criterio verranno definite le opinioni “radicali”, ma sarà sufficiente esprimere il malcontento contro i rifugiati siriani che vivono nelle vicinanze o minacce nei confronti dei richiedenti asilo.
“I sentimenti politici o religiosi controversi espressi da un genitore hanno un impatto diretto sui diritti del bambino, perciò se il benessere del bambino è in pericolo, un tribunale dovrà decidere la cessazione della potestà genitoriale, se necessario.”
Eva Becker, presidente del Gruppo di lavoro sul diritto di famiglia al German Bar Association (DAV) ha detto al quotidiano tedesco: “Il fattore decisivo è il senso comune”
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto che vuole più azione da Facebook quando si tratta di filtrare i messaggi razzisti odiosi. Tali osservazioni sono state intercettate da media quando la Merkel ha parlato con il CEO Mark Zuckerberg a margine del vertice delle Nazioni Unite a New York. Zuckerberg ha risposto che ci sta lavorando.