Coniugi uccisi, l’ivoriano mente e sfida gli agenti: “Ora posso andare a casa?”

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E’ rimasto impassibile Mamadou Kamara, il 18enne ivoriano fermato dopo l’omicidio dei due coniugi di Palagonia (Catania). E’ il Corriere della Sera a svelare i retroscena del primo interrogatorio a cui è stato sottoposto il profugo ospite nel centro di accoglienza Cara di Mineo.

“Ma perché mi tenete qui, ma perché non mi lasciate andare a casa?”, avrebbe chiesto il 18enne agli agenti che l’avevano fermato. Stando alle indiscrezioni Kamara non avrebbe mostrato alcun tentennamento: “Ve l’ho detto, non c’entro nulla, perché mi tenete qui?”, continuava a ripetere ai poliziotti dopo l’arresto.

Il Corsera lo descrive come “sicuro, sfrontato, imperturbabile, anche mentre leggeva la carta dei suoi diritti, nel momento del trasferimento in carcere, a Catania, poco prima di mezzanotte”.

“Tutta quella roba l’ho trovata in un cassonetto sul ciglio della strada fuori Mineo”, avrebbe detto riferendosi agli oggetti appartenenti alle vittime (un pc portatile, due cellulari, una videocamera, alcune macchina fotografiche e una catenina d’oro) che il ragazzo aveva con sé al momento dell’arresto.

Ma sono tante le cose che non tornano nella versione dell’ivoriano. Oltre al materiale appartenente alle vittime nel suo borsone sono stati trovati dei pantaloni completamente imbrattati di sangue. E anche gli orari di entrata e uscita dal Cara di Mineo non coincidono con il suo racconto.

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Dall’autopsia su Mercedes Ibanez sono emersi elementi che porterebbero a ipotizzare che la donna sia stata violentata. Sono “soltanto indizi – riferisce una fonte giudiziaria – anche se sono diversi, che non danno certezze”, le quali arriveranno da analisi successive. Sul corpo della donna sono state “trovate ecchimosi e segni di un colluttazione” in una zona del corpo che fanno “ipotizzare abbia subito violenza, anche sessuale”. Esami conclusi entro due mesi. ansa

One thought on “Coniugi uccisi, l’ivoriano mente e sfida gli agenti: “Ora posso andare a casa?”

  1. questi sono tranquilli e prepotenti da noi, sanno che sono protetti, auguriamoci che quanto fatto non rientri nella protezione

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