Cattocomunismo in crisi: il Pd perde milioni di elettori e il papa milioni di fedeli

 

Cattomunismo in crisi nera. Così dice Massimo D’alema: il Pd è il primo partito progressista, è ancora il primo partito, ma dal 41% (di quei quattro gatti che sono andati a votare) i sondaggi ci danno al 30%, quindi è successo qualcosa. Abbiamo perso per strada due milioni di elettori.

Non vanno meglio le cose per la Chiesa. Un’emorragia lenta e costante, che in poco più di due anni ha assunto proporzioni preoccupanti. Il numero delle persone che il mercoledì si reca a piazza San Pietro per assistere all’udienza del Papa ha iniziato a calare con l’avvento di Francesco al soglio di Pietro, ed il trend non accenna a cambiare verso.

Da che è diventato Pontefice, Bergoglio ha perso suppergiù due fedeli su tre. I numeri non potrebbero essere più ufficiali: a diffondere il conto delle presenza è stata infatti la Prefettura della casa pontificia, ossia l’organismo vaticano che ha tra i propri compiti quello di provvedere all’organizzazione delle udienze.

Invece di spendere tempo e soldi pubblici per sparlare contro presunti xenofili al fine di giustificare il business sui clandestini che profughi non sono, (vedi mafia capitale) non sarebbe ora che ora che ognuno tornasse nei suoi ranghi? Non sarebbe ora che Bergoglio e la chiesa tutta smettessero di occuparsi di politica e cominciassero a preoccuparsi dei poveri cristiani nei quali ancora è rimasto un lume di fede?

Non sarebbe meglio che i politici smettessero di occuparsi SOLO degli stranieri e cominciassero a occuparsi ANCHE di quei disgraziati inconsapevoli che hanno avuto la dabbenaggine di eleggerli e che pagano i loro lauti e immeritati stipendi?

Armando Manocchia @mail

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