Allarme Corte dei Conti: tasse locali + 22% in tre anni

Negli ultimi tre anni (2011-2014) e’ aumentata di oltre il 22% la pressione fiscale dei Comuni. E’ quanto emerge dalla Relazione della Corte di Conti sulla finanza locale. In particolare, e’ passata dai 505,50 euro pro capite del 2011 ai 589,4 del 2012, ai 544,6 del 2013 fino ai 618,4 dell’anno scorso. In via generale, spiega la Corte, i livelli massimi di riscossione tributaria pro capite si registrano nei Comuni di fascia alta (con oltre 249.000 abitanti, i cui valori sono pari ad 881,94 euro per abitante, e quelli che vanno da 60.001 a 249.000 abitanti, con 694,69 euro per abitante). Seguono i Comuni della fascia piu’ bassa (da 1 a 1.999 abitanti) con 628,80 euro per abitante.

I Comuni in 5 anni (tra il 2010 e il 2014) hanno subito tagli pari a circa 8 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal rapporto della Corte dei Conti sulla finanza locale. In sostanza, scrive la Corte, “la tenuta della capacita’ di entrata del comparto si realizza con aumenti della pressione fiscale locale molto accentuati e ascrivibili alla necessita’ di conservazione degli equilibri in risposta alle severe misure correttive adottate dal governo centrale. Questa sostanziale distorsione nella programmazione del prelievo ha generato una pressione fiscale ai limiti della compatibilita’ con le capacita’ fiscali locali”.