La protesta dei falsi profughi, che evidentemente non fuggono dalla fame e dalla guerra, è scoppiata all’ora di cena al residence Mimose di Eraclea dove gli esagitati hanno iniziato a lanciare i vassoi per terra e a urlare contro la cooperativa Solaris, che gestisce i servizi, perchè il cibo è considerato scadente.
Sono stati avvertiti il sindaco e le forze di polizia.
La protesta fa seguito a quella del 13 luglio, quando un centinaio di presunti profughi ospitati ha occupato una strada nel centro della località balneare per protesta. Eraclea Mare ospita circa 270 migranti al residence “Magnolie”. Si sono vissuti momenti di forte tensione, chiamato d’urgenza il prefetto Cuttaia
I migranti si sono seduti sul manto stradale ed hanno anche esposto uno striscione lamentando le condizioni in cui sarebbero trattati. Si lamentano del sovraffollamento (erano poco più di 200 ed ora hanno raggiunto le 400 unità), dei pasti ritenuti insufficienti e delle condizioni igieniche che sarebbero scarse, addirittura per mancanza di sapone. Anche l’assistenza sanitaria, a loro dire, sarebbe carente.
A mantenere sotto controllo la situazione, che non è degenerata, carabinieri e polizia.
Sempre nello stesso residence di clandestini, c’era stata una sassaiola improvvisa, poi alcuni tafferugli tra migranti di diversi paesi , tra lo stupore dei residenti e turisti impauriti. Sul posto sono arrivati immediatamente carabinieri e polizia di Stato, poi l’ambulanza per soccorrere un ferito
L’episodio di domenica sera testimonia che l’atmosfera a Eraclea mare è sempre più pesante e probabilmente altre proteste si accenderanno al residence prima del definitivo sgombero.
Gli operatori turistici di Eraclea che hanno evidenziato il danno di immagine dalla località turistica. Potrebbero rivolgersi a un legale per tutelarsi e chiedere un risarcimento.