I sinistri si ammantano nel definirlo un Paese civile…

I sinistri si ammantano nel definirlo un Paese civile….

terremoto

 A fronte dei danni per 10 miliardi di euro causati dal terremoto, a distanza di tre anni i Comuni hanno ricevuto risarcimenti per soli 600 milioni di euro. Senza entrare nel merito del vergognoso criterio con il quale vengono risarciti cittadini e microimprese (grandi aziende che danno lavora a centinaia di famiglie devono crepare), in questi comuni Equitalia miete vittime h24.

Gli studi di settore che dovrebbero essere esentati in tutto il Paese a causa della crisi che attanaglia i consumi, non sono stati esentati nemmeno nei comuni colpiti dal sisma. E come se non bastasse, in questi comuni non solo si arriva al paradosso di pagare la Tasi sulle macerie, ma addirittura i sindaci sinistri fanno pagare la Tasi sulle Roulotte dove ancora i terremotati sono costretti a sopravvivere.

Per ultimo, questi comuni, che prima erano stato esentati dall’obbligo di accogliere orde allogene sollecitati dalle politiche criminali della Ue, come da copione, secondo la solita incoeRenzi che regna sovrana, ora anch’essi dovranno ospitare in moderni “lager” a più stelle questi migranti, di cui solo qualcuno è davvero un profugo.

Bene. A fronte di questa situazione creata dalla sinistra (comuni, province e regione) perchè è il SISTEMA sinistro che tiene al guinzaglio i cittadini e le aziende che attendono i risarcimenti (chi sgarra o protesta viene boicottato e bypassato),  la Uil che un tempo era un Sindacato, cosa fa? Fa propaganda al governo su promesse che oramai anche i più coglioni sanno che non saranno mantenute, con un vero e proprio Spot da propaganda elettorale. Lo Studio della  Uil plaude infatti all’iniziativa annunciata dal fallimentare governo renziano, che – tra le tante promesse non mantenute – dice di voler abolire la Tasi sulla prima casa.

La Uil, senza vergogna dice ancora: senza tasi sulla prima casa, 200 euro in più in tasca! E aggiunge Non saranno risolutivi, ma circa 200 euro in più in tasca non guastano. I terremotati emiliani ringraziano in primis Renzi e a seguire la Uil.

Armando Manocchia @mail