Legalizzare la cannabis è un tema “assolutamente attuale”, ma “va affrontato in una scala più ampia rispetto a quella nazionale”. A parlare è il ministro della Giustizia Andrea Orlando, a margine di un incontro organizzato da Rifare l’Italia, a Milano.Sulla questione, spiega Orlando, “si sta già discutendo in molti Paesi del mondo”.
Il problema “è che non credo esista una via nazionale su questo fronte e sia necessario legare le scelte a livello sovranazionale”. Da questo punto di vista, conclude il ministro, “considererei la decisione unilaterale di un Paese dell’Ue una scelta che può creare più problemi di quanti non ne risolva”.
Usa: via libera alle banche, la marijuana si paghera’ col bancomat
A Wall Street è già cominciata la speculazione sulla marijuana
Che cosa vuol dire il ministro? Che le scelte saranno forse dettate dall’ONU?
Global Commission on Drug Policy svela il piano per il mercato mondiale della droga.
Una piccola ma influente organizzazione privata, la Global Commission on Drug Policy (Commissione Globale delle Politiche sulle Droghe) ha presentato a New York con grande clamore mediatico la sua relazione annuale. In essa il gruppo di pressione ha reso pubblico il loro piano di azione, in pieno svolgimento in sede Nazioni Unite, mettendolo nero su bianco come solo raramente accade.
Nel documento, fanno tra l’altro una importante ammissione: la legalizzazione e’ solo un mezzo, il fine ultimo e’ dar vita ad un mercato mondiale delle droghe, tutte. Se per le nuove Convenzioni ONU l’uso di droga sara’ legale, in quanto non piu’ pericolo per l’Umanità, lo saranno invece gli sforzi per la Prevenzione ispirati a principi etici e morali definite dalla Global Commission “ideologie r!epressive”, queste si da mettere fuorilegge.