Avanza negli Stati Uniti la ‘multiracial generation’, la generazione di americani, in maggioranza giovani, che si identificano con due o più razze, che ormai costituiscono il 6.9% dell’intera popolazione. Una percentuale in continua, rapida crescita, secondo lo studio demografico pubblicato oggi dal Pew Research Center, che registra come questo settore della popolazione cresca ad un ritmo tre volte superiore del resto.
Secondo lo studio condotto dal think tank liberal, si tratta di una generazione orgogliosa del proprio background multirazziale, che il 60% degli intervistati ritiene un bagaglio culturale che garantisce una maggiore apertura, come sottolineano molti di questi giovani intervistati in un video che il Center ha pubblicato sulla sua pagina Youtube.
Una caratteristica che potrebbe avere dei riflessi importanti non solo nella società, sempre più multietnica, americana ma anche nella politica, dal momento che questo gruppo tende in maggioranza a non identificarsi con uno dei due principali partiti politici, democratico e repubblicano, come ha sottolineato il Pew Center in un video pubblicato sulla sua pagina Youtube. E la tendenza è particolarmente forte tra i più giovani, che costituiscono la grande maggioranza di questa generazione: si pensi che il 46% è sotto i 18 anni, esattamente il doppio della popolazione generale, che è il 23%.
Una vera rivoluzione che si è avuta in pochi decenni se si pensa che nel 1970 – quando era bambino Barack Obama, che va ricordato non è solo il primo presidente afroamericano, ma anche il primo presidente multirazziale, figlio di una madre bianca e un padre del Kenya- solo l’1 per cento dei bambini aveva genitori di razze diverse.
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Kalergi non diceva cose diverse da quelle che oggi dice e attua l’élite al potere, ovvero i criminali del Bruxelles Group (ex Troika) con l’asservimento dei loro vassalli, maggiordomi, sguatteri e cameriere, servi con e senza ‘grembiulino’.
A testimonianza di quanto asseriamo eccovi solo alcuni passaggi chiarificatori sulla “razza del futuro” da parte di Kalergi: “L’uomo del futuro sarà un misto razziale. Oggigiorno, razze e classi sono gradualmente destinate a scomparire per gli effetti di spazio, tempo e pregiudizi. La razza del futuro è Negroeurasiatica, simile in apparenza agli antichi egizi, e rimpiazzeranno la diversità dei popoli e la diversità dei singoli.’… (…) “una nuova subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale (…) e con una molteplicità di personalità”. (…) “incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al potere”. Queste furono alcune delle frasi sconcertanti che ancor oggi sorreggono il progetto di unificazione europea.