Come l’assemblea dei rabbini capi al vecchio cimitero di Praga del sesto romanzo di Umberto Eco, i grandi potenti “massoni” del mondo si riuniscono ogni anno al summit di Bilderberg. Si dice per decidere le sorti del mondo, in materia economica e politica.
Nel vertice che si terrà tra pochi giorni in Austria torneranno a farsi vedere l’ex premier Mario Monti e l’ex Ceo di Telecom Italia Franco Bernabé, che siede nel comitato direttivo dell’associazione corporativista.
A rendere misteriosi i dibattiti in corso durante il vertice, che si terrà a Telfs-Buchen dall’11 al 14 giugno, contribuirà come al solito il fatto che avverranno a porte blindate, nel più assoluto riserbo.
Si sa però che si parlerà di intelligenza artificiale, di sicurezza informatica (far fare alle macchine delle cose che richiederebbero l’intelligenza se fossero fatte dagli uomini, ndr), di armi chimiche, di Grecia e crisi economiche, di strategia europea, globalizzazione, Iran, Medioriente, Nato, Russia, terrorismo, Regno Unito – con il referendum sull’appartenenza all’Ue che potrebbe essere indetto già l’anno prossimo – ed elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Sempre tra gli italiani sono stati confermati la giornalista e conduttrice televisiva Lilli Gruber, che aveva esordito nel 2013, e il presidente di Fiat John Elkann, matricola l’anno prima.
Gianfelice Rocca, presidente del gruppo industriale Techint, è il nome un po’ a sorpresa, anche se aveva già preso parte due anni fa.
Assente l’ormai centenario David Rockfeller, banchiere statunitense di origini ebree.
La legione europea è ben rappresentata. Tante infatti le personalità di spicco, come il primo ministro olandese Mark Rutte, il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, il presidente austriaco Heinz Fischer, il premier finlandese Alexander Stubb e l’ex presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso.
Tra i manager delle principali imprese e banche internazionali saltano all’occhio i nomi di Michael O’Leary di Ryanair, Ana Botin di Santander, il chairman di Goldman Sachs Peter Sutherland, Paul Achleitner, presidente del CdA di supervisione di Deutsche Bank, Erich Hampel di Unicredit Austria. Tra i banchieri centrali ci sarà Benoit Coeuré.
Non mancheranno nemmeno reali ed ex politici Usa, come l’ex regina Beatrice d’Olanda – figlia di uno dei promotori del gruppo fondato nel 1954, il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld – e Henry Kissinger.
(DaC)
Fonte: Gruppo Bilderberg