Immigrati, la UE beffa ancora l’Italia: “Trasferibili solo eritrei e siriani”

 

Bruxelles fa dietrofront sul piano di accoglienza dei migranti e l’Italia rimane beffata. 90mila clandestini resteranno in Italia

 

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Come rivela il Corriere della Sera, secondo il testo del piano, atteso al vaglio della Commissione Europea per la giornata del 27 maggio, la distribuzione tra i vari Paesi dell’Unione dovrebbe riguardare soltanto i nuovi arrivati, escludendo quanti invece sono già presenti sul territorio italiano.

In più, ci sarebbero anche dei limiti previsti sulla nazionalità di chi potrà lasciare l’Italia. La regola fissata dalla Commissione prevede che ad essere “ricollocati” possano essere solo “i richiedenti asilo che godono del regime di protezione nel 75 per cento degli Stati membri”. Una distinzione nella quale sembrano rientrare solo eritrei e siriani. I primi sono l’etnia più numerosa giunta quest’anno sulle nostre coste: su 41.470 sbarcati dal primo gennaio, ne sono arrivati 10.092 pari al 24 per cento del totale. Dalla Siria invece arrivate appena 2.790 persone, il 7 per cento. All’Italia spetterà assistere tutti gli altri stranieri.

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Una bella doccia fredda per l’Italia, dopo le pressioni esercitate sul presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker da parte di Spagna e Francia (ma anche da parte dell’Ungheria e di numerosi altri membri). Sparisce anche il termine “quota”, come sollecitato dallo stesso presidente francese Hollande, che preferisce il termine “redistribuzione”.

Il numero di migranti da “redistribuire” altrove rimane fissato a 24mila, ma questa cifra è da considerarsi spalmata su due anni. Le trattative sono ancora in corso, ma certo l’attuale proposta sembra ben distante da quanto era stato promesso all’indomani del naufragio costato la vita a 900 persone lo scorso aprile. All’Italia toccherà ancora farsi carico dei quasi 90mila migranti già arrivati e che hanno trovato una sistemazione nei centri di accoglienza e nelle struttura private.

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