Un tariffario diverso se a farsi taglio, capelli e barba sono clienti bianchi o clienti neri. Succede a Padova dove una parrucchiera africana ha deciso di differenziare le tariffe per i ‘white’ tenendo ben più basse quelle per i ‘black’.
La denuncia, riferisce il “Corriere Veneto”, è arrivata dal sindaco Massimo Bitonci dopo che, nel pomeriggio di oggi, i vigili urbani hanno fatto irruzione nel negozio e sequestrato il listino dei prezzi.
“Agli ordini del comandante Antonio Paolocci, i vigili urbani di Padova hanno fatto irruzione in un parrucchiere africano a due passi dalla Stazione, ‘Gloria Coiffeur Beauty Center’ di via Tommaseo, e – scrive il giornale – hanno sequestrato alla titolare il tariffario esposto all’ingresso, dove i prezzi sono differenti a seconda del colore della pelle del cliente”.
“Ad esempio il taglio ‘White’ costa 10 euro, mentre quello ‘Black’ ne viene 6. E ancora la barba ‘White’ costa 5 euro, mentre quella ‘Black’ ne viene 3. ‘Questo è razzismo’ ha subito tuonato il sindaco Massimo Bitonci, supportato – conclude il giornale – dai fedelissimi Fabrizio Boron e Roberto Marcato, rispettivamente assessore comunale e presidente del parlamentino di Palazzo Moroni”.
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Immediatamente dopo la diffusione della la notizia, come ormai quasi sempre accade, arriva il soccorso pro-immigrazione e la stampa si precipita ad intervistare la parrucchiera per dimostrare che il suo non è razzismo. (intervista nel video sotto)
Ovviamente per gli xenofili affetti da complessi di inferiorità sarà difficile ragionare obiettivamente e immaginare un prezzario di questo genere
Shampo= euro 5
Taglio= euro 10
Messa in piega= euro 12
Colore= 20 euro
Stiratura euro=8 euro eccc… ecc… pietosamente ecc…