Il titolare della Farnesina non si illude che, anche dopo l’avvio della missione Ue, questa da sola potra’ fermare lo tsunami di migranti che dalle coste nordafricane si riversa verso l’Italia: “Nessuna singola misura puo’ risolvere una volta per tutte il problema dei migranti. Sara’ permanente nei prossimi decenni, basta guardare i divari di reddito e demografici tra Europa e Africa, le crisi e le guerre (scatenate apposta e non certo per caso). Non illudiamoci di poterlo cancellare, possiamo solo lavorare per regolarlo”.
“L’unica cosa – ha concluso il ministro – che l’Italia non puo’ fare, checche’ ne dicano alcuni nel dibattito interno, e’ pensare di affondare i migranti con tutti i barconi, o lasciarci al largo a morire, come avviene in questi giorni tra Myanmar e Thailandia. Questa roba in Europa non puo’ esistere”.
La missione Ue contro i trafficanti di disperati che partono dalla Libia non prevede “bombardamenti da aerei o da navi in mare e non ci sara’ alcun intervento di occupazione con forze militari sul terreno” ma ci sara’ “un enorme lavoro di intelligence teso a individuare i trafficanti, le operazioni navali di sequestro e confisca in mare dei mezzi una volta salvati i migranti e incursioni mirate sulle coste”.
Cosi’ il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in un’intervista al Corriere della Sera, sgombra il campo da ogni possibile equivoco sull’effettiva portata della missione Ue in Libia.
Caro gentiloni e invece la strada è proprio quella che tu rifiuti, il blocco dell’invasione extracomunitaria !