Arroganza islamica: Biennale di Venezia, musulmani pregano nella chiesa

Nella chiesa  della Misericordia, a Venezia, trasformata da un artista islandese come moschea nell’ambito della Biennale, stamane un gruppo di fedeli musulmani si è riunito per la preghiera del venerdì.

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Nonostante l’attività di culto nell’edificio sia stata ‘vietata’ con una prescrizione del Comune – in assenza di una autorizzazione della Curia – un centinaio di fedeli. fregandosene delle norme e della legalità,  hanno pregato Maometto, davanti ad alcuni visitatori e molti cronisti fotografi.

La maleducazione e l’arroganza islamica si erano manifestate qualche giorno fa Venezia: Gli islamici non lasciano entrare in chiesa un uomo con le scarpe

Ha tentato di entrare nella chiesa in Santa Maria della Misericordia, trasformata in moschea da un artista per la Biennale di Venezia, senza togliere le scarpe. Per questo al professor Alessandro Tamborini, cattedratico di Scienze Religiose, è stato impedito l’accesso alla moschea. E lui protesta: “Se è una moschea, dove sono le autorizzazioni?”

Ovviamente non ci sono.  Le autorizzazioni, la legalità, le leggi da rispettare non esistono per alcune categorie di persone arroganti che, protette dal lassismo delle autorità, fanno il porco comodo loro.

Raggiunto dal Giornale.it, spiega: “In visita alla moschea, sono stato accolto con intolleranza e disprezzo, perché non volevo adeguarmi alle loro imposizioni. L’ingresso senza scarpe era imposto perché si trattava di un luogo di preghiera islamica, in un luogo di culto installato senza nessuna autorizzazione“.

Nessuna installazione artistica insomma, ma una vera e propria moschea: sia chiaro, tiene a spiegare il professore, “gli islamici non mi interessano, ma è storicamente ineludibile che la loro presenza porti divisione, devastazione e annullamento delle altre civiltà”. Lui l’islam lo rispetta, ma non ha alcuna intenzione di sottostare alle “coercizioni” imposte in un luogo di culto aperto in una sede e con modalità “esecrabili”.

Le autorità italiane, prosegue, “riflettono le prescrizioni del governo e dei partiti”: la colpa sarebbe di una sinistra “che mira alla tutela dei clandestini, rom, abusivi, discriminando gli italiani“. Ed è proprio per difendere gli italiani che Tamborini ha deciso di agire: quegli italiani che, secondo lui, sono gli unici chiamati a rispettare le regole, in un mondo a cui tutti gli altri è garantita un’anarchia benevola e favorevole.

Biennale: chiesa diventa moschea, i calzini dell’”artista” nell’acquasantiera

L’antica chiesa cattolica di Santa Maria della Misericordia, a Venezia, trasformata in una moschea, per la durata della Biennale.  Vogliono farla passare per una artistica “opera di Christian Buechel”, semplicemente intitolata ‘The Mosque’ e iniziativa del padiglione Islanda per la Biennale di Venezia.

Buechel, sposatosi con una donna islandese, ha ricostruito in ogni dettaglio gli interni, divenuti del tutto simili a una moschea. L’artista è noto per lavori dal carattere politico-sociale (rifugio di tutti quelli che fanno propaganda e politica spacciandole per arte) che affrontavano i temi della guerra, dell’immigrazione, della povertà, criticando il consumismo, l’egemonia statunitense e la globalizzazione. Consegnare una moschea a Venezia, in pieno centro storico, è la sua ennesima provocazione. Come sempre, quando l’arte scarseggia, si mette in scena la provocazione.