Ucraina: Poroshenko accusa facebook di cancellare i crimini dei russi

In rete è dificile trovare crimini commessi dai russi contro gli ucraini, semplicemente perchè ne sono stai commessi pochi o niente. Al contrario si trovano orribili video dei massacri compiuti da mercenari filo-ucraini o dalle truppe di Kiev. Questo ha scatenato l’ira del governo filo-nazista ucraino. (Filo-nazista non è una nostra invenzione, ma una loro pubblica ammissione)

https://youtu.be/QcR9jl4AM3A

I sostenitori del governo filo-occidentale di Kiev, non trovando sul web nulla contro i russi,  si sono appellati a Facebook denunciando che ipotetici account critici nei confronti del Cremlino o dei separatisti filorussi sono stati sospesi perchè avrebbero pubblicato commenti o foto indicati come “abusi” dalla Russia. In realtà questi account e queste pagine non sono mai esistite.

In prima fila c’e’ lo stesso presidente ucraino Petro Poroshenko che si e’ rivolto direttamente al fondatore del social network Mark Zuckerberg per dirgli di non cancellare i crimini russi, cioè ciò che non esiste.

In Europa la propaganda sta raggiungendo livelli scandalosi, quasi quanto quella del PD

https://youtu.be/HyhQCioGVPs

I deputati della Commissione affari esteri del Parlamento europeo hanno adottato, con 53 voti a favore e 10 contrari, una relazione del deputato lituano di centro-destra Gabrielius Landsbergis che sollecita le istituzioni dell’UE e gli Stati membri a stanziare fondi per contrastare la propaganda russa e sostenere gli attivisti dell’opposizione. Forse anche Poroshenko vuole che siano stanziati fondi per mettere insieme una banda di troll decerebrati pro-Kiev.

I deputati chiedono inoltre il monitoraggio degli aiuti finanziari russi a partiti anti-europei. Al contrario gli aiuti USA ai partiti pro-EU invece sono tollerati, anzi benvenuti, come in ogni dittatura che si rispetti.  “Nessun leader europeo è indipendente dal controllo di Washington”

Avvertimento al mondo: la follia degli USA e della NATO (e della UE)

Pd – Video – Invasione di Troll di partito. E il Pd ne cerca altri 100