Euro: cechi, polacchi e svedesi contro l’adozione della moneta unica

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Una fetta consistente degli europei che in futuro dovranno adottare la moneta unica non sono affatto ansiosi di entrare nell’Eurozona, anzi. I più contrari sono i cechi (70%), seguiti da svedesi (66%) e polacchi (53%), mentre la maggioranza di romeni (68%), ungheresi (60%), bulgari (55%) e croati (53%) sono invece a favore della nuova moneta.

A disegnare questo quadro è l’ultima indagine di Eurobarometro condotta dal 20 al 22 aprile nei sette Paesi Ue che hanno ancora la propria valuta e non hanno una clausola di ‘opt-out’ come Danimarca e Gran Bretagna. Secondo l’indagine, l’euro avrebbe effetti positivi per il proprio Paese per oltre la metà degli intervistati in Romania (54%) e il 50% in Ungheria, contro un 40% in Bulgaria, il 39% in Polonia, il 38% in Svezia e appena il 26% nella Repubblica Ceca.

La convinzione più diffusa è che il proprio Paese non sia ancora pronto ad adottare la moneta unica (79%), con una forchetta che varia dal 69% in Romania, fino al 76% in Svezia fino ai più recalcitranti in assoluto (86%), in Polonia.

In tutti e sette i Paesi comunque la stragrande maggioranza degli intervistati (81%) è convinta che sarà comunque capace di adattarsi in futuro all’euro come nuova moneta. (ANSA)