La Fornero non ci sta a prendersi da sola la responsabilità del disastro sulla riforma delle pensioni. Prima si atteggia a vittima piagnucolando di essere bersaglio di non meglio specificati “maschilisti” e “fascisti”. Poi si lascia scappare la verità, scoppia il bubbone per la seconda volta. Vediamo come sono andate le cose
“Sono assolutamente convinta che in Italia ci sia ancora un substrato di maschilismo diffuso, un atteggiamento misogino di non riconoscimento della parità dei diritti alle donne e di discriminazione. Qualche volta questo sconfina in atteggiamenti che sono squisitamente fascisti. Una donna le avverte queste cose”. L’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero ha sbroccato durante la trasmissione In 1/2h su Rai3.
Poi viene fuori il meglio. “La riforma delle pensioni era la principale richiesta che la Bce aveva fatto nell’estate per acquistare titoli del debito pubblico e aiutare l’Italia. Quei venti giorni furono durissimi (in realtà ci fu un golpe programmato e l’Italia fu ricattata con lo spread, ma la ex ministra non lo dice), bisognava dare una risposta immediata, questa è anche la ragione per cui quella sentenza dal mio punto di vista è difficilmente comprensibile, lo dico col massimo rispetto”.
Riportiamo ora un articolo del novembre 2012
Elsa Fornero ammette il Golpe Finanziario. Ora si apra un fascicolo d’inchiesta
è il pomeriggio del 15 novembre, al WorldPensionSummit prende la parola Elsa Fornero e dice che
Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, ha fatto una riforma delle pensioni per compiacere le banche, le assicurazioni, i fondi monetari, gli hedge funds, cioè i gruppi privati di speculatori dediti al profitto che, altrimenti, ci avrebbero distrutti, distrutto l’intero Paese.