Presentato a S. Giustina (Belluno) dal prof. Francesco Lamendola il libro di Antonio Serena “Benedetti Assassini – Eccidi partigiani nel Bellunese 1944-45”
Un “Muro di Gomma” ai piedi delle dolomiti Bellunesi
Santa Giustina (Belluno) venerdì 24 aprile 2015: Sala gremita, di un pubblico molto attento, alla presentazione dell’ultima opera dello scrittore Antonio Serena: “Benedetti Assassini. Eccidi partigiani nel bellunese 1944-45”. Da quell’introvabile “I Giorni di Caino” del 1990, – il pubblico ne richiede una urgente ristampa – lo storico e ricercatore Antonio Serena ne ha fatta di strada lasciandosi alle spalle “La Cartiera della Morte”, “I Fantasmi del Cansiglio” e “La strage di Oderzo” libri di nicchia che, dello scottante argomento “Resistenza e liberazione” nel tempo sono divenuti delle vere e proprie pietre miliari di contro-verità. Verità e tesi che spesso sono in contraddizione con una consolidata e blindata storiografia, ma attenzione sempre basate su documenti e testimonianze di persone coinvolte nei fatti e il tutto con la solita minuziosa ricerca fatta in archivi e biblioteche. Un duro lavoro di ricerca della verità cui hanno collaborato non poche persone testimoni dirette dei fatti e dei delitti di allora in questa parte di Veneto all’ombra delle dolomiti. Dopo l’introduzione all’incontro di Luciano Sonego, interessante ed intensa è stata la presentazione dell’autore e del libro da parte dello storico e filosofo Francesco Lamendola che si è soffermato sul quadro storico generale degli avvenimenti di allora e su alcuni aspetti fumosi, non ancora del tutto chiariti. Con quest’ultima pubblicazione Antonio Serena chiude forse un cerchio, sfondando per l’ennesima volta quel “Muro di Gomma” che avvolge l’argomento guerra civile in Italia. Altri autori più graditi ai media nazionali forse ne trarranno spunto e successo anche stavolta, ma il lavoro di Antonio Serena rimane intatto e immacolato nella sua originaria riscoperta dei fatti, un marchio di qualità che l’autore si è conquistato sul campo, tra scaffali impolverati e porte sbarrate di una “vera” verità – che scomoda – fa fatica ad uscire. (In redazione A.C.)
Il libro:
Benedetti assassini. Eccidi partigiani nel bellunese (1944-1945) Nel 1945 il Veneto subì l’invasione di popoli ed eserciti di mezzo mondo. Regione tradizionalmente pacifica, avrebbe di certo subito danni minori nello scontro tra fazioni se i vertici del Partito Comunista Italiano non avessero provveduto a inviare nel Bellunese, dall’Emilia e da altre parti d’Italia, un nutrito gruppo di esperti in tecniche di guerriglia che contribuirono a far lievitare gli agguati e le uccisioni. La furia omicida di questi “vendicatori”, fin qui storicamente occultata, si espresse in una lunga serie di faide intestine, delazioni, rapine, stupri, estorsioni, massacri di prigionieri, infoibamenti ed esplose a guerra finita, quando i vinti avevano deposto le armi e si erano arresi, e risultò quindi più facile colpirli. Non poteva essere altrimenti, dal momento che la vantata costituzione di “divisioni”, “brigate” e “battaglioni” partigiani in termini di organici si riduceva alla presenza di reparti numericamente e militarmente molto contenuti che operavano con sabotaggi, imboscate e azioni “mordi e fuggi”, provocando comunque sanguinose rappresaglie pagate quasi sempre dalla popolazione civile. Nonostante questo poco lusinghiero album di famiglia, il “mito della resistenza” – basato anche su occultamenti storici, crimini e leggende – ha percorso tutta la seconda metà del XX secolo iniziando a esaurirsi solo dopo il crollo del comunismo nell’Europa orientale.
L’autore: Antonio Serena è nato e risiede in Veneto. Giornalista e scrittore, già docente di Civiltà francese nei licei e parlamentare di quarta legislatura, coordina attualmente la rassegna stampa on line «liberaopinione». Laureato in Lingue e letterature straniere, in Lettere moderne e in Storia, si è specializzato in Storia contemporanea all’Università di Urbino. Ha pubblicato: L’epurazione in Francia nel secondo dopoguerra (Ferretti, 1974), La Repubblica di Vichy, Ferretti, 1980, I giorni di Caino (Panda,1990, rist. Manzoni 2001), Bestiario parlamentare, Ottaviani ed., 1995, La cartiera della morte (Mursia, 2009), I fantasmi del Cansiglio (Mursia, 2011, rist. 2012), La strage di Oderzo, Manzoni, 2013, Drieu, aristocratico e giacobino, Ed. Settimo Sigillo, Roma 2014 e Benedetti assassini, Ritter, 2015. E’ stato consulente storico nel film di Antonello Belluco “Il segreto di Italia” (2014) con Romina Power.
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