Se qualcuno aveva ancora dubbi sulla fondatezza delle mie denunce contro l’ex Presidente della Repubblica, dopo la dichiarazione di ieri, dovrà ampiamente ricredersi.
Specificatamente Napolitano ha dichiarato: “I governi devono avere il coraggio di dire la verità. Mi auguro che voglia farlo anche il governo italiano davanti agli italiani”. L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto in Parlamento e ha invocato la necessità di riflettere su un nuovo assetto globale: “Siamo arrivati al dunque, ad un momento che mai si era vissuto dal 1989: occorre riflettere sull’assoluta esigenza su cosa possa essere un nuovo, più giusto e sostenibile ordine mondiale”
Napolitano ha sempre lavorato per lo smantellamento del paese come Stato sovrano ed indipendente invocando a più riprese cessioni della sovranità nazionale. Come noto sovranità ed indipendenza, parti del generale potere d’imperio di una nazione, costituiscono quello che si chiama personalità giuridica dello Stato.
Il libro II del codice penale inizia proprio con il titolo primo: “dei delitti contro la personalità dello Stato”. L’art. 241 c.p. punisce chi lede la personalità dello Stato attraverso la cessione della sua sovranità e la compromissione della sua indipendenza. Dopo la riforma del 2006 sono necessari atti violenti per la consumazione del reato, ma ovviamente non c’è nulla di più violento di una crisi voluta e protratta al fine di convincere le popolazioni, ormai stremate, a fare riforme dirette a cancellare la sovranità e l’indipendenza nazionale. Crisi che, al di là del negazionismo di qualche strano personaggio, sta provocando un drammatico incremento dei suicidi per ragioni economiche (clicca qui per leggere il bellissimo studio di Nicola Ferrigni).
In ogni caso sotto il profilo penale l’art. 243 c.p è la norma più calzante poiché punisce gli atti d’intelligenza (dunque i semplici accordi) diretti a compiere atti ostili contro lo Stato. Ovviamente l’atto più ostile che si può compiere contro la nazione è certamente quello di cancellare la personalità giuridica della stessa impedendo l’esercizio indipendente della propria sovranità che, come noto (ma purtroppo non più attuato), appartiene al popolo ex art. 1 Cost.
Insomma dopo una dichiarazione simile sarebbe assai semplice redigere un capo d’imputazione contro Napolitano visto che, anche qualora lo stesso ritenesse la costituzione di un nuovo ordine mondiale e le cessioni di sovranità che ciò comporta, un atto vantaggioso per il popolo italiano, il reato sarebbe comunque configurabile. Per la punibilità ex art. 243 c.p. infatti non rileva un dolo specifico di danneggiare le persone, ma unicamente quello di menomare la personalità giuridica dello Stato, circostanza implicita nelle cessioni di sovranità.
Ulteriore fatto gravissimo insito nella dichiarazione dell’ex Presidente è anche l’invito a dire la verità formulato ai Governi. Ovviamente non è grave il fatto che la verità venga finalmente svelata, ma è grave che si sia arrivati fino a questo punto senza dirla! Ed un Presidente che lo confessa dovrebbe creare un sussulto a tutti coloro che credono nella democrazia e nella Costituzione.
Viviamo tempi davvero incredibili, apriamo gli occhi.
Avv. Marco Mori