Il governo di Tripoli non accettera’ che l’Unione Europea bombardi le coste libiche per colpire gli scafisti e anzi “affrontera’” questa minaccia: e’ l’avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri dell’esecutivo guidato dalla coalizione islamista Alba della Libia, Muhammed el-Ghirani.
Intervistato dal Times of Malta, il ministro ha fatto notare che nessun europeo si e’ premurato di consultare il governo di Tripoli e ha tenuto a precisare che la misura non deve essere presa in modo unilaterale. “Noi stiamo facendo del nostro meglio per portare l’Europa a collaborare con noi e per affrontare l’immigrazione illegale, ma loro continuano a dirci che non siamo un governo riconosciuto dalla comunita’ internazionale. Adesso non possono prendere questa decisione, devono consultarci”.
“Non si puo’ decidere di colpire e basta”, ha insistito el-Ghirani, “anche perche’ se si colpisce un sito, come sapranno che non hanno colpito un innocente, un pescatore, forse che l’Europa ha una precisione millimetrica? Per questo diciamo: facciamolo insieme”.
Gentiloni, se Isis si espande vanno considerati raid
“Non vogliamo mandare truppe in in Libia ma se la minaccia terrorista cresce va considerata la possibilita’ di raid mirati” sulle posizioni dell’Isis. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso di un’intervista al programma Hard Talk della Bbc