Fulvio Grimaldi: invasione di migranti, strategia USA per indebolire l’Europa

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Intervenendo al Convegno “ #NoGuerra #NoNato, Per un Paese sovrano e neutrale” tenutosi oggi al Senato –  riportato da ANTIDLOMATICO – , Fulvio Grimaldi ha parlato, rispetto alla tragedia di questi ultimi giorni in Mediterraneo, di uragano di ipocrisia e lacrime false, decine di pagine per denunciare, soluzioni per impedire. Nessuno che però va alla base del problema dell’immigrazione. Astrattamente ci si indigna per le persecuzioni, sulle dittature da cui fuggirebbero. “E’ esattamente come cercare di buttare secchietti di acqua in una casa che va a fuoco e non intervenire con decine di persone che dalla porta buttano benzina”, sottolinea Grimaldi.

Chi è che ha fatto morire queste migliaia di persone in Mediterraneo? Gli scafisti del Nord Africa? “Quella gente scappa dalle bombe che sono partite da Sigonella. Dal 1967 in poi mi sono trovato in tutti i teatri di guerra da dove partono le migrazioni e posso dire che in quei luoghi c’è piena consapevolezza di chi siano i veri responsabili. Noi molto spesso ci definiamo la comunità internazionale e vogliamo fare la morale di tutti, dimenticando che siamo un’infima minoranza rispetto all’America Latina, Iraq, Siria, Africa, etc”, ha sottolineato.

“ISIS è l’esercito segreto degli Stati Uniti”

L’assassinio di 3 milioni di iracheni, i milioni di siriani e di libici in fuga, i milioni di morti in Afghanistan sono il prodotto di una strategia Usa (Nato) che ha l’effetto collaterale della migrazione. Il nostro intervento in tutti questi paesi ha provocato quello che si voleva provocare: far muovere, migrare esseri umani in eccesso non interessanti per il sistema capitalistico perché non dediti al consumismo. Togliere di mezzo milioni di persone per aprire la strada alla cattura delle risorse, è questa la strategia di fondo, secondo Grimaldi.

I profughi? Sono persone sequestrate e poi vendute ai trafficanti

Un secondo effetto è provocare queste fughe, arrivano perlopiù in Europa, come in centroamerica arrivavano in Messico (non è casuale che questi migranti provocati dalla distruzione dei territori degli Usa arrivano in Europa). Un rapporto di vassallaggio verso l’imperatore che deve essere tenuto a bada per le imprese geopolitiche anche attraverso questa migrazione di massa.

L’arrivo dei migranti è una strategia per indebolire l’Europa. Si può avere e si deve avere tutta la cura umanitaria, ma non si deve dimenticare chi l’ha provocata, e a revocarla sono stati gli USA, è stato la Nato siamo stati noi con Sigonella. Arrivano da noi e non possono non creare lacerazioni sociali, oneri finanziari in un paese indebolito, ma tutto questo serve a mantenere l’Europa in una situazione si subalternità, per condizionarla alle serie di imprese che gli Usa ha intenzione verso la Russia, ma anche la condizione per continuare al modello neo-liberista che Renzi segue bene. Basta pensare al TTIP, segretamente negoziato ai nostri danni. Tutti i nostri standard che ancora sopravvivono per le forze d’opposizione del passato saranno rase al suolo.

ObamaRenzi

La nostra soggezione alla Nato (Usa) ha prodotto disastri infiniti, conclude Grimaldi che cita un ultimo inquietante dato per il futuro del nostro paese: ultimamente Obama ha deciso di investire un trilione di dollari nell’ammodernamento delle armi nucleari. Tutto questo dovrebbe alimentare le coscienze per uscire dalla Nato.

One thought on “Fulvio Grimaldi: invasione di migranti, strategia USA per indebolire l’Europa

  1. Leggo che….
    L’assassinio di 3 milioni di iracheni, i milioni di siriani e di libici in fuga, i milioni di morti in Afghanistan sono il prodotto di una strategia Usa (Nato) che ha l’effetto collaterale della migrazione
    Chi l’ha provocata, e a revocarla sono stati gli USA, è stato la” NATO ” siamo stati noi con Sigonella
    L’arrivo dei migranti è una strategia per indebolire l’Europa
    Se ne evince quindi che l’Europa ( la Nato è composta da Governi europei )attua una strategia finalizzata a indebolire se stessa.
    Scusatemi se tutto ciò mi lascia confuso

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