Isis minaccia pesantemente l’Italia in un video molto esplicito. “Presto… presto rimarrete sorpresi, come un fulmine a ciel sereno vedrete le battaglie sorgere sulle vostre terre”, e’ l’incipit dell’inno. Fra le altre frasi cantate: “mi hai dichiarato guerra con l’alleanza della miscredenza, goditi dunque la mia punizione”, “piu’ a lungo persisterai a combattere, piu’ soffrirai”.
Il brano prosegue in un’escalation di minacce: “da te verremo con scempio e morte”, “noi di sangue le ampie strade ricopriamo grazie ai coltelli affilati che tranciano le gole ai cani in raduno quando si ammassano”
Alfano se ne infischia e si impegna nel perseguire un poliziotto che si è sfogato su facebook
“Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte”. Nei commenti, rispondendo alle critiche, il poliziotto rincara la dose: “O si sta con quella merda di Giuliani o si sta con quelli che a Giuliani gli fanno saltare la testa se attenta alla tua vita”.
Molti i commenti al post, e non tutti lusinghieri: tra i più recenti, “Ok, quantomeno non ti nascondi come gli altri topi codardi dei tuoi colleghi. Detto questo, sei una m….. Tu e le altre 79 bestie. Punto”.
Alfano – mentre si è In attesa di conferme sull’autentiticita’ del profilo– regisce come se la nazione fosse in pericolo. Ha avuto una reazione molto alterata per la frase sul social, ma nessuna reazione per la minaccia dei terroristi. Come mai? Forse sa qualcosa che noi non sappiamo?
“Faremo presto su fatti di simile gravità. Con tutta la celerità necessaria e con il dovuto rigore, valuteremo il comportamento del poliziotto in questione e i commenti che hanno avuto origine dalle sue dichiarazioni e che sono stati pubblicati sul social network“. E’ quanto dichiara il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a proposito delle frasi scritte da Fabio Tortosa su Fb.
Il ministro, quindi, assicura: “Non escluderemo, pertanto, nessuna ipotesi di provvedimento disciplinare, anche quello di massima severità. Attenderemo, inoltre, le decisioni dell’Autorità Giudiziaria sugli eventuali profili penali di cui, naturalmente, terremo conto per l’individuazione dei provvedimenti da assumere”.
La polizia – “In relazione alle dichiarazioni rilasciate da un operatore di Polizia sul proprio profilo Facebook, atteso che lo stesso se ne e’ assunto la paternita’ in successive esternazioni, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza precisa che sull’episodio sono gia’ stati avviati accertamenti anche sull’identita’ delle persone che hanno commentato ed interagito con le dichiarazioni dello stesso“, si legge in una nota.
“Pertanto – prosegue la nota – tale attivita’ consentira’ di adeguare nella severita’ l’azione disciplinare alla gravita’ di quanto emerso sia nei confronti dell’autore del post che nei confronti di tutti coloro che, se appartenenti alla Polizia di Stato, hanno effettuato commenti censurabili”.
Ancora una volta la distrazione di massa per un popolo ormai mezzo scimunito è riuscita.