Il Kenya ha dato all’Onu tre mesi di tempo per trasferire il campo di Dadaab, che ospita circa 500mila rifugiati somali. In caso contrario il governo keniano ha dichiarato che si occuperà personalmente dello spostamento. La decisione arriva a pochi giorni di distanza dalla strage all’università di Garissa, compiuta dal gruppo terrorista somalo Al Shabaab (che vuole fare della Somalia uno Stato islamico sottoposto alla sharia) e nella quale sono stati massacrati 148 cristiani.
Il governo keniano, attaccato in questi giorni per l’inefficienza delle misure di sicurezza dell’università, ha dichiarato più volte che nel campo di Dabaab si nascondono molti militanti di Al Shabaab.
Ma l’ONU se ne infischia del rischio terrorismo e della furia islamica che attacca la popolazione cristiana locale.. “Le autorità non lo hanno ancora comunicato ufficialmente”, spiega Emmanuel Niabera, portavoce dell’alto commissariato dell’ONU per i rifugiati ai microfoni del radiogiornale.
“La chiusura è una sfida logistica ai limiti dell’impossibile”, conclude il rappresentante, “soprattutto perché per la maggior parte delle persone non ci sono le condizioni per rientrare in patria con sicurezza”.
La sicurezza dei cristiani invece puo’ aspettare…