Le Asl devono adottare e valorizzare le Culle per la Vita

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Le Asl devono adottare e valorizzare le Culle per la Vita al fine di evitare aborti e infanticidi. Di Culle per la Vita ve ne sono solo una cinquantina in tutta Italia. Garantiscono l’anonimato alla donna che, volente o nolente, decide abbandonare il figlio; sono dotate di un sensore e di una telecamera che rilevano una presenza all’interno del vano e attivano l’allarme collegato con la centrale del 118.

Le Culle per la Vita permettono di salvaguardare la salute e la vita del neonato, impedendo quei drammi che spesso si verificano quando i bambini vengono abbandonati nei cassonetti o peggio ancora.

Giarre, neonato abbandonato nella “Culla per la vita”

Un neonato lasciato nella “Culla per la vita” di Giarre è stato soccorso e salvato, nelle prime ore di oggi, dagli operatori del 118. Alle 4.17 di stanotte, la Centrale operativa Catania-Ragusa-Siracusa, attiva presso l’ospedale Cannizzaro di Catania, ha ricevuto il segnale proveniente dalla nicchia che si trova in via Umbria, a lato alla chiesa di Gesù Lavoratore.

Si tratta di un punto di accoglienza, che garantisce un completo anonimato, dove è in funzione un sistema che, attraverso sensore e telecamera, rilevata una presenza all’interno del vano, allerta direttamente la Centrale 118.

La procedura ha funzionato correttamente: ricevuto il segnale, i sanitari si sono subito recati sul posto e hanno trovato il piccolo, deposto nella culletta. Con l’ambulanza, il neonato è stato prima portato nell’ospedale di Acireale, dove è stato controllato e stabilizzato, quindi al Policlinico di Catania, dove ora si trova in ottime condizioni.