Coop rosse, affari con la “Cpl Concordia” anche per i Casalesi

Tangenti Ischia, il pentito Iovine: “Anche i Casalesi negli affari della Coop rossa

arresto-Iovine

 

Le coop rosse non smettono di stupire. Anche i Casalesi avrebbero fatto affari con la cooperativa “Cpl Concordia” , attraverso subappalti e acquisizione di quote societarie. E’ quanto ipotizza il boss pentito Antonio Iovine, in un interrogatorio reso al pm Woodcock lo scorso settembre.

Lo si legge negli atti dell’inchiesta sulle tangenti per l’appalto ottenuto dalla coop a Ischia, che vede nel mirino dei magistrati il sindaco dell’isola, Giuseppe Ferrandino, e diversi politici e amministratori locali.

Il boss Iovine confessa: “soldi per tutti, anche per i politici e l’antimafia sapeva”

Il boss Zagaria, si legge nei verbali,”tramite dei prestanomi era entrato nella Cpl Concordia, acquisendone delle quote societarie”.

Secondo la dichiarazione resa da Iovine, a fare da tramite sarebbe stato l’imprenditore Antonio Piccolo, ritenuto legato a Zagaria: “Piccolo disse espressamente che la Concordia aveva interesse ad espandere i suoi affari nel territorio casalese e che dunque ci potevano essere soldi per tutti”.

I Casalesi sarebbero riusciti a infilarsi nell’affare della metanizzazione del terrirorio campano attraverso una seria di subappalti, intestati a società riconducibili a Piccolo, ma anche attraverso la cessione di quote societarie della Concordia.

“Personalmente – ha proseguito Iovine, così come si legge nelle carte – non ho mai conosciuto alcuno della Concordia. Ritengo, conoscendo Zagaria e sapendo come lo stesso è solito muoversi rispetto ad operazioni economiche così grosse, come è stata la metanizzazione dell’Agro Aversano, che Zagaria sia entrato nella Concordia”.

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