Il rischio di eventuali “infiltrazioni terroristiche” tra i migranti induce investigatori e inquirenti a vagliare ogni singolo elemento. Il gup di Palermo Daniela Cardamone, intanto, ha spiccato un mandato di arresto internazionale per Hermias, Mharay e Shamssedin. I loro nomi figurano adesso anche sulla “red notice” dell’Interpol.
Ci sarebbero pure contatti -seppur per via telematica- tra soggetti stranieri, di origine medio orientale, che vivono in Sicilia e i 3 trafficanti di esseri umani capeggiati da Hermias, il leader di questa banda di paramilitari, armati fino ai denti, che agisce senza scrupoli. La riprova sarebbe la sparatoria avvenuta in pieno Mediterraneo, a meta’ febbraio.
Gli “scafisti” di Hermias pur di riprendersi le imbarcazioni e impedire che venissero affondate non hanno esitato a sparare contro le motovedette italiane. In quel frangente i militari scelsero di non rispondere -pur essendo armati- per salvare centinaia di naufraghi. Ci sarebbero anche immagini e filmati realizzati da un elicottero militare
. Oggi in Procura, per fare il punto, c’e’ stato un incontro tra il sostituto della Dna Maurizio De Lucia e il procuratore aggiunto Leonardo Agueci che coordina il team “anti terrorismo”, di cui fanno parte, anche i sostituti Ferrara, Barbiera e Ravaglioli. (AGI) P
Tranquilli, questo governo e questo parlamento non bloccheranno l’ingresso di clandestini.Anche se l’immigrazione clandestina finanzia le li milizie islamiste, dove è il problema ? Con un po’ di buona volontà possiamo considerare anche gli assassini dell’isis come dei “poveri profughi”che scappano da guerra, oppressione e miseria !!!!