Assessore della Lombardia: da Inail 3 mld a Nuvola Fuksas ed Eur Spa
Che senso ha “che lavoratori e imprese lombarde, venete, emiliane versino i contributi all’Inail” se l’istituto “pensa di dare 3 miliardi di euro per Eur Spa e la Nuvola di Fuksas”? Lo ha chiesto in una nota Massimo Garavaglia, assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia, secondo cui “tanto vale chiudere l’Inail e rifarcela noi su base regionale. Mentre noi in Lombardia aspettiamo da anni un piccolo contributo, 8 milioni – ha affermato Garavaglia – dall’Inail, per potenziare i centri per la riabilitazione degli invalidi sul lavoro che purtroppo nella nostra regione sono veramente tanti, l’istituto controllato dal Ministero del Lavoro mette sul piatto 3 miliardi di euro per salvare l’Eur Spa, che, a sua volta, è controllato dal Ministero dell’Economia per il 90 per cento e dal Comune di Roma per il 10. Una operazione dai contorni loschi, fatta appena 34 giorni dopo l’assemblea di Eur Spa, in cui si decise di vendere una buona parte del patrimonio immobiliare per salvare la Nuvola dell’archistar così da completare il Palazzo dei Congressi, posto che Roma non ne ha bisogno”.
Se la data di consegna della Nuvola di Fuksas “resta astratta e fumosa”, è palpabile e concreto, ha ricordato Garavaglia, “il numero delle varianti che, in totale, ha portato a far lievitare di 34 milioni e mezzo il costo del nuovo centro congressi dell’Eur progettato dall’archistar e con un costo finale nel 2016 che arriva alla spropositata cifra di 414 milioni di euro”.
Le indagini della Procura della Corte dei conti del Lazio si stanno concentrando proprio sul percorso che ha portato la stazione appaltante Eur spa ad approvare 10 varianti in 6 anni. Per non parlare, ha proseguito ancora Garavaglia, “dei 100 milioni che Renzi anticipò come liquidità a Eur Spa nel dicembre scorso prelevandoli peraltro dal fondo per il pagamento dei debiti della Pa verso le imprese”.
“L’Inail – ha concluso l’assessore lombardo – ha fatto questa operazione con i soldi delle imprese e dei lavoratori e il controllore del momento, il ministro Poletti (che è in una foto a tavola con Buzzi, arrestato per ‘mafia capitale’) deve dare spiegazioni di questa operazione dai contorni discutibili” ASKANEWS