In Afghanistan, ancora una volta, ci viene mostrato fino a che punto si spinge il fanatismo islamico. Una folla a Kabul ha ucciso una donna (una 27enne di nome Farkhunda, “affetta da problemi psichiatrici”) ha dato alle fiamme il suo corpo e l’ha gettato in un fiume.
Un poliziotto ha reso noto che l’omicidio è avvenuto in una zona del centro della città, nei pressi della “Moschea Gialla”, vicino all’ambasciata americana a Kabul, aggiungendo che la folla ha attaccato la donna perché lei avrebbe danneggiato alcune pagine del Corano. Nel video in basso si vedono uomini (?) inferociti, in preda all’esaltazione religiosa, che la colpiscono con i mattoni, la bastonano con crudeltà, le saltano addosso ed esultano dopo averla uccisa, riprendendo la scena.
Se qualcuno di questi criminali arrivasse in Italia come clandestino, verrebbe automaticamente elevato al rango di portatore di valori e culture. Solo poco tempo fa la Bonino ci raccontava questa immensa balla: 10 anni in Afgfhanistan non sono sprecati, ora è un altro Paese
La famiglia della vittima ha incontrato lo staff per le indagini penali della polizia di Kabul e ha spiegato che la figlia soffriva di malattia mentale da molti anni, secondo quanto ha riferito un funzionario di polizia.
Le forze dell’ordine non hanno fornito commenti immediati sulle circostanze che hanno condotto all’attacco. Un portavoce del ministero dell’Interno ha confermato che sono stati arrestati quattro sospetti in connessione con l’accaduto.