Deriva dittatoriale: ora la Kyenge vuole sanzionare anche “il linguaggio”

 

Spazzare via gli avversari. Questo sembra essere da un po’ di tempo l’unico pensiero della Kyenge, forse turbata dal fatto che potrebbe perdere la sua traballante poltrona in politica.

“Bisogna sanzionare i partiti che usano linguaggi fascisti come la Lega Nord“ (Da notare che per la ex ministra dell’integrazione  sono fascisti tutti quelli che non la pensano come lei. I democratici invece sono tutti quelli che vorrebbero eliminare con ogni mezzo chi fa oppozione).  Così l’eurodeputata Pd Cécile Kyenge, durante un incontro, organizzato da David Sassoli, tra parlamentari europei di Pd, M5S e Lista Tsipras e Dijana Pavlovic, l’attivista per i diritti dei Rom, protagonista di uno scontro con l’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno a Piazza Pulita.

“Questa retorica razzista di Buonanno è il cuore politico della Lega”, attacca la Pavlovic.

“Si deve vergognare, spero non prenda più voti dai sui elettori”, s’illude Soraya Post, eurodeputata rom svedese. “I Rom sono il vero popolo europeo, viviamo in tutti i Paesi europei, abbiamo tutte le religioni, siamo pacifici, in piccolo siamo l’Europa che tutti noi vorremmo”, conclude la Pavlovic.

Le due, incapaci di fare un’esame di coscienza e di comprendere il disagio di tanti italiani, si sono lanciate in discorsi autocelebrativi improntati sul vittimismo che hanno provocato una valanga di commenti pieni di insulti perfino sul fatto, commenti che dovrebbero leggere con spirito critico per comprendere il grado di esasperazione del Paese.

Come si suol dire, andarono per suonare e furono suonate.

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