Blitz notturno delle forze turche in Siria per evacuare i 38 militari di guardia al mausoleo di Suleyman Shah e mettere al sicuro le spoglie del nonno del fondatore dell’Impero ottomano, Osman Gazi, in una zona minacciata dall’Isis. L’operazione e’ stata confermata dal premier Ahmet Davutoglu. Con due incursioni in territorio siriano, 600 soldati hanno raggiunto l’enclave turca nel nord della Siria e hanno trasferito le spoglie in un luogo “sicuro” lungo la frontiera.
Nel blitz vicino al villaggio siriano di Karakozac, nella provincia di Aleppo, e’ morto “accidentalmente” un soldato.
L’operazione e’ stata condotta congiuntamente dall‘intelligence e dall’esercito di Ankara, con l’appoggio di aerei da ricognizione, elicotteri, droni, 39 carri armati e 57 mezzi blindati. I militari hanno anche prelevato manufatti e opere antiche prima di far saltare in alto il mausoleo per evitare che possa essere utilizzato come base dagli jihadisti.
Secondo i media turchi il mausoleo era assediato dall’Isis che negli ultimi otto mesi ha ostacolato i rifornimenti e impedito la normale rotazione dei militari di guardia. Una parte dei militari ha preso il controllo di un fazzoletto di territorio siriano lungo il confine, piu’ facilmente difendibile, dove sara’ trasferito il feretro di Suleyman Shah.
Sabato sera un portavoce delle milizie curde siriane Ypg aveva riferito che Ankara aveva chiesto la loro assistenza per proteggere i soldati di stanza nel mausoleo.
La tomba di Suleyman Shah era costruita sulle rive dell’Eufrate vicino al villaggio siriano di Karakozac nella provincia di Aleppo, a poca distanza da Kobane, la citta’ riconquistata il mese scorso dalle milizie curde strappandola al controllo dell’Isis. Nel marzo scorso Davutoglu, allora ministro degli Esteri, aveva assicurato che la Turchia avrebbe difeso “qualsiasi forma di attacco” la tomba del nonno del sultano Osman I, venerato dai turchi. Ankara, aveva promesso, “prendera’ tutte le misure necessarie per difendere il suo territorio”. (AGI) .