“Siamo nelle condizioni di affrontare qualsiasi tipo di minaccia. Tutta l’Europa sta rischiando”.
Cosi’ Matteo Renzi sul pericolo Libia. “Non c’e’ la sottovalutazione, ma non c’e’ da dire: ‘aiuto, siamo assediati'”, osserva il premier a ‘Virus’. “Isis non e’ in Libia, si tratta di piccole zone, va riportata la legalita’ in quel Paese, ma non puo’ esserci un’isteria collettiva”, non si puo’ dire che i terroristi sono ai confini dell’Italia.
“La pace in Libia la fanno i libici, noi non abbiamo l’ambizione di esportare la democrazia. L’Italia e’ forte e in condizione di reggere, ha bisogno della comunita’ internazionale ma l’Italia non fa avventure belliche“, ribadisce il presidente del Consiglio. “C’e’ attenzione, non sottovalutazione ma non si puo’ dire che siamo assediati, non siamo al livello di quelli con il coltello dietro la porta di casa “, osserva. In Libia “c’e’ un governo che ha vinto le elezioni, che sta a Tobruk. Dove c’e’ un accordo internazionale l’Italia non si e’ mai tirata indietro. Ma oggi non c’e’ questo accordo. Oggi la Libia ha bisogno di mettere d’accordo le tribu’ libiche. Non si possono mandare per il momento le truppe militari a terra“.
Quanto alla situazione in Medioriente, Renzi ha spiegato le mozioni parlamentari riguardanti il riconoscimento dello stato palestinese: “E’ una iniziativa diplomatica che e’ stata presa prima da alcuni paesi come Francia e Svezia”, in Italia “la discussione e’ stata opportunamente rimandata”, del resto “questa vicenda e’ strumentalizzata anche in Israele. Io dico a tutti: diamoci una regolata. Questi sono temi su cui e’ bene che si lavori insieme”, ha concluso il premier. (AGI) .
Renzi adesso è diventato anche stratega, Napoleone Bonaparte al confronto era un dilettante !
solo al teatro si dovrebbero vedere certi personaggi.