La UE regala al Sahel altri 156 milioni di euro “per lo sviluppo sostenibile”

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L’Ue aumenterà l’aiuto umanitario al Sahel di 156 milioni di euro nel 2015. Di questi, 32 milioni saranno destinati al Mali, 35 al Ciad, e 20,6 verranno utilizzati a livello regionale per combattere la malnutrizione e l’insicurezza alimentare. I nuovi fondi sono stati annunciati da Christos Stylianides, il commissario responsabile per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, che si trova attualmente in Senegal prima di visitare il Mali (nel nord del Mali c’è l’Isis): “Il Sahel è la regione più povera al mondo e deve rimanere un’alta priorità. Dobbiamo fare in modo che la malnutrizione acuta e l’insicurezza alimentare non diventino una norma in Africa occidentale. Come prima cosa bisogna salvare vite, ma allo stesso tempo dobbiamo affrontare le cause della malnutrizione e investire in politiche di sviluppo sostenibile per raggiungere l’obiettivo ‘Fame Zero’ entro i prossimi vent’anni”.

Il commissario ha aggiunto che la “priorità chiave” rimane il rafforzamento delle comunità locali per resistere a shock futuri. Dall’inizio del 2014, l’Ue ha fornito oltre 350 milioni di assistenza al Sahel. Inoltre la Commissione e i 28 stanno coordinando le loro azioni per la sicurezza e lo sviluppo tramite un nuovo piano d’azione che dovranno presentare entro la fine di marzo. Quest’anno si annuncia particolarmente difficile per la popolazione del Sahel. In un contesto complicato dai conflitti in Mali e in Nigeria e dalle epidemie di ebola, morbillo e colera, i raccolti sono stati compromessi dalla siccità, e si teme un aumento della volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari. Sono oltre 5 milioni i bambini che soffrono di malnutrizione acuta, e 20 milioni le persone che non sanno da dove proverrà il pasto successivo.(ANSA).