Libia, allarme di Gentiloni “L’Italia è minacciata, pronti a combattere”

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In Libia, dopo la conquista di Sirte da parte dell’Isis, comincia a esserci una minaccia terroristica finora abbastanza circoscritta a Derna e in alcune zone del sud”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervistato da Sky Tg24. L’Italia, ha ribadito il ministro, “sostiene la mediazione dell’Onu”, ma “se non riusciamo nella mediazione, credo che bisogna porsi il problema, con le Nazioni Unite, di fare qualcosa di piu'”.

L’Italia, ha aggiunto il ministro, “e’ pronta a combattere, naturalmente nel quadro della legalita’ internazionale”. “Non possiamo accettare – ha avvertito Gentiloni – che a poche ore di navigazione dall’Italia ci sia una minaccia terroristica attiva“. “Per ora sono farneticazioni propagandistiche quelle che parlano della bandiera dell’Isis su San Pietro, ma sono farneticazioni che non possiamo sottovalutare”. “Sosteniamo la mediazione dell’Onu, ma la situazione si sta deteriorando”, ha affermato il ministro.