Rivolta nel carcere di Padova: poliziotti aggrediti inneggiando ad Allah e all’Isis

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Poliziotti aggrediti, invocazioni ad Allah, manifestazioni di solidarietà e sostegno all’Isis: dal carcere Due Palazzi di Padova arrivano segnali preoccupanti sul fronte del terrorismo islamico. Cosa è successo l’ha denunciato oggi il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, per voce del leader Donato Capece. “Nella sezione detentiva regolamentata dalla vigilanza dinamica, che permette ai detenuti di girare liberi buona parte del giorno e che per questo presenta livelli minimi di sicurezza, si respirava alta tensione, con atteggiamenti palesemente provocatori da parte di buona parte dei detenuti verso i poliziotti“, spiega Capece.

Un attacco organizzato – “Qualcosa ‘bolliva in pentola’”, puntualizza il segretario del Sappe, “tanto che all’atto dell’ingresso nel Reparto detentivo di due poliziotti penitenziari questi sono stati aggrediti e feriti senza alcuna giustificazione e le cose sono drammaticamente degenerate con urla e grida, evidentemente sintomo dell’avvio di una protesta dei ristretti. Molti di questi, di origine araba, inneggiavano ad Allah e all’Isis, il gruppo islamista tristemente noto, ed è un particolare, questo, assai preoccupante”. “Solo il massiccio intervento di altri poliziotti penitenziari in servizio in carcere ma anche liberi dal servizio e presenti nella caserma del penitenziario”, ha continuato Capece, “ha permesso di garantire l’ordine e la sicurezza ed ha impedito più gravi conseguenze. Era comunque qualcosa di organizzato, visto che sono stati rinvenuti bastoni e coltelli artigianali. Ai due colleghi feriti, ricorsi alle cure del Pronto soccorso, va la nostra piena solidarietà, ma il protrarsi di eventi critici nella Casa di reclusione di Padova sono un grave segnale di tensione. E le manifestazioni di solidarietà e sostegno al gruppo islamista dell’Isis da parte dei detenuti arabi sono inquietanti e preoccupanti”.

L’ultimo episodio di una serie – Quello che è successo ieri è pero solo l’ultimo di una serie di episodi allarmanti. Altri agenti sono stati aggrediti nelle scorse settimane nel carcere di Padova dove sono stati ritrovati più telefoni cellulari nelle celle della Casa, ma soprattutto scattano continuamente delle risse. E’ per questo che il Sappe, chiede al Ministro della Giustizia Andrea Orlando e al Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo “urgenti provvedimenti a tutela dei poliziotti penitenziari che lavorano nella Casa di Reclusione di Padova e della stessa vivibilità nella struttura detentiva”, puntando il dito contro la solidarietà dei detenuti arabi verso l’Isis e ricordando che “indagini condotte negli istituti penitenziari di alcuni paesi europei tra cui Italia, Francia e Regno Unito hanno rivelato l’esistenza di allarmanti fenomeni legati al radicalismo islamico. libero