Sono in arrivo aiuti italiani a Gaza, dove circa 80.000 famiglie restano tuttora senza tetto. Lo ha annunciato il Console generale Davide La Cecilia che ha incontrato nella Striscia i quattro ministri ivi residenti del governo di unita’ nazionale palestinese di Rami Hamdallah, formato su designazione del presidente dell’Autorita’ nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen. Si tratta – ha spiegato La Cecilia al ministro della giustizia, Saleem Al Saqqa, a quello del lavoro, Mamoun Abu Shahla, al ministro per gli Affari Femminili, Haifa Al Agha e al suo collega ai Lavori Pubblici, Mufeeed Hassayneh – di uno dei due carichi, per un totale di 500 kit d’emergenza, consistenti in 250 ‘emergency shelters boxes’ (tende, coperte, teli isolanti, cucine e fornelli da campeggio) in fase di distribuzione e allestimento a cura dell’Ufficio di Gerusalemme della Cooperazione Italiana e della Ong Acted.
Dell’intero intervento – ha spiegato il Consolato – beneficeranno circa 500 famiglie, le cui case sono state distrutte o gravemente danneggiate nel corso del conflitto della scorsa estate.
La Cecilia ha illustrato ai ministri l’impegno italiano a favore di Gaza ricordando il sostegno offerto a partire dal conflitto di quest’estate. Ad inizio agosto, e’ stato organizzato un volo umanitario contenente 30 tonnellate di beni di prima necessità (per un valore di 350.000 euro) destinato alla popolazione della Striscia ed erogato contributi per 700.000 euro a favore di Agenzie Internazionali (Ocha, Oms e Icrc) per interventi nell’area. Successivamente, in occasione della Conferenza internazionale del Cairo di ottobre passato per la ricostruzione della Striscia l’Italia ha impegnato altri 18 milioni di euro: 15 milioni a credito d’aiuto per un programma di ricostruzione di abitazioni, 1 milione a favore di Unrwa, 200.000 euro ad Unmas per interventi di bonifica delle aree interessate da ordigni inesplosi e oltre 2 milioni di euro per interventi di emergenza. A questo ammontare – ha sottolineato il Consolato – si è aggiunto a dicembre un altro milione di euro, destinato sempre ad iniziative di emergenza nella Striscia.
In questo ambito, le Ong italiane hanno appena avviato sei iniziative nella Striscia di Gaza nei tre settori di intervento fondamentali: acqua, salute e protezione dei rifugiati e degli sfollati. (ANSAmed).
Gli Italiani che votano non hanno intenzione di voltare le spalle a quelli che, senza essere stati da noi votati, decidono le nostre sorti, il nostro destino, Vuol dire che se molti nostri compatrioti sono alla fame e quelli che votano costoro hanno la pancia e il portafogli pieno i governanti se ne fottono delle condizioni economiche degli italiani e trovano più opportuno dare i quattrini che ci fottono ai palestinesi che, per quanto sono a conoscenza, ricevono quattrini da mezzo mondo, lasciano la popolazione in miseria ma depositano il malloppo nelle Banche dove il quattrino si moltiplica: Quando morì ARAFAT i caporioni andarono a Parigi dove viveva la “POVERA VEDOVA” che aveva il codice del defunto con depositi molto ma molto ragguardevoli che passarono nelle mani dei nuovi LADRONI. Bello spendere i quattrini che non appartengono a quelli che ci governano ma sono trasferiti nei debiti che abbiamo noi per il resto della nostra vita della vita dei nostri figli dei nostri nipoti e pronipoti … Tutto grazie a quelli italioti che sono contenti di. mantenere gente che ci vorrebbe morti. ,
Il governo italiano, prima di aiutare i terroristi guerrafondai, si proccupi di aiutare la popolazione italiana e sopratutto i pensionati che già in passato, ma adesso ancora di più fanno fatica a sfamarsi. Quando vedi le persone anziane girare per i cassonetti dell’immindizia in cerca di cibo, vuole dire che il loro governo è INCAPACE A GESTIRE IL PAESE. Prima di siutare gli altri, devi far star bene il tuo popolo.