Birmania, monaci buddisti marciano contro l’ONU: “difende gli islamici”

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Centinaia di monaci buddisti hanno manifestato oggi in Birmania per contestare la visita di un alto rappresentante delle Nazioni unite che dovrà stilare un rapporto sulla repressione della minoranza islamica Rohingya.
“Sono venuto per protestare contro l’Onu, perché tentato d’ingerire negli affari interni del nostro paese”, ha dichiarato il celebre monaco buddista nazionalista Wirathu. I monaci sono furiosi per la visita di Yanghee Lee, inviato dell’Onu, che da diversi giorni sta attraversando la Birmania. “Io non accetto – ha continuato – questa gente (i musulmani, ndr.) perché è pericolosa per il paese e perché voglio che soffra”.

Wirathu è stato identificato nel 2013 dal Time come “la faccia del terrorismo buddista”. Il giornale è stato vietato nel paese, dove questo monaco violentemente islamofobo ha molta influenza.
Dal 2013 i Rohingya sono al cento di scontri tra buddisti e musulmani. Almeno 250 sono stati i morti e decine di migliaia i profughi, in grande maggioranza islamici.
(Fonte Afp)

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