Quirinale, Kyenge: Vorrei un presidente nero, quelli della Lega morirebbero d’infarto

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”Lo sogno tutti i giorni. Vorrei un nero come presidente della Repubblica”. Così Cecile Kyenge, ex ministro dell’Integrazione ed europarlamentare del Pd, a ‘La Zanzara’ su Radio 24.

”Al Quirinale vorrei un nero e con un presidente di colore tutti quelli della Lega morirebbero di infarto”, ha aggiunto. ”Però nelle varie rose di nomi che si fanno non vedo nessuno di colore o almeno uno di origine straniera, sarebbe un passo avanti”, ha proseguito. ”Sono sicura che adesso la mia pagina Facebook si riempirà di insulti”, ha detto.

E ancora: “La Lega in questo momento fa il gioco dei terroristi perché fomenta la paura e getta benzina sul fuoco. I terroristi vogliono questo. E’ un partito razzista – continua la Kyenge, nell’intervista a La Zanzara – perché ha difeso con i suoi avvocati un consigliere regionale che mi ha dipinto con la faccia di una scimmia. Lui è stato condannato, ma la Lega lo ha difeso”.

3 thoughts on “Quirinale, Kyenge: Vorrei un presidente nero, quelli della Lega morirebbero d’infarto

  1. Mi piacerebbe un presidente nero e proprio la Kyenge che ha dimostrato un buon equilibrio, una buona preparazione e serietà. Ma non credo proprio che l’Italia sia pronta,siamo ancora molto lontani dalla multiculturalità interiorizzata ed anche lontani dalla lealtà politica allo Stato.

  2. La “nera” (come si autodefinisce) kenge è razzista, parla sempre in termini razziali, c’è lei, “nera” intoccabile, perfetta, contro gli italiani, bianchi, da rieducare o sbattere in galera.
    L’ostilità che prova verso gl’italiani è presente ogni qualvolta apra bocca, in questo caso è palpabile il desiderio razzista di vedere gl’italiani comandati da un “nero”, questo è ben lontano da ogni principio di rappresentanza democratica, ma nella kenge non vedo nulla di democratico, vedo solo un desiderio supremazista razziale, di schiacciare, dominare, umiliare, la maggioranza “bianca” e guai a chi osa esercitare un democratico diritto di critica o satira, la kenge lo interpreta come un atto di lesa maestà, lei “nera” è intoccabile, la sua è la razza superiore che dovrà illuminarci dalle barbarie in cui viviamo, come osiamo noi, italiani bianchi criticarla o farne oggetto di satira.

  3. Io sono con S,Paolo.Non c’è oiù giudeo o greco,nè uomo nè donna ,ma tutti siamo uno in Cristo ns Signore.Così lui affermava l’unico Fatto su cui può fondare un’effettiva uguaglianza fra le persone.

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