466 biglietti andati esauriti nel giro di due ore e mezza. E’ decisamente un’ottima premessa per il concerto di Noa al teatro “Ebe Stignani” di Imola di domani pomeriggio, offerto alla città dalla fondazione “Cassa di risparmio di Imola”, come tradizionale appuntamento nel corso delle festività natalizie, e con la direzione artistica dell’Emilia-Romagna Festival.
Nel nostro paese, la cantante israeliana è conosciuta maggiormente come l’autrice del testo e l’interprete di Beautiful That Way, il brano composto da Nicola Piovani come tema principale della colonna sonora del film La vita è bella di Roberto Benigni.
O per il suo impegno nell’utilizzo della musica come strumento di riavvicinamento fra i popoli in conflitto, con una attenzione particolare alle tensioni fra gli israeliani ed i palestinesi, che le è valso il premio “Artista per la pace”, assegnato nell’ambito dell’annuale meeting promosso dai frati francescani di Assisi, nel 2001 e quello della fondazione “Horcynus Orca” di Messina nel 2012.
Noa, però, arriva ad Imola dopo la pubblicazione del suo quattordicesimo album di inediti, Love Medicine, che contiene più di una canzone degna di nota.
Prima fra tutte, Eternity and Beauty, dedicata a Pat Metheny, il chitarrista jazz statunitense che ha prodotto il disco della consacrazione della cantante a livello internazionale, esattamente venti anni fa, e che per festeggiare questo significativo anniversario ha composto le musiche del nuovo brano e ha accettato l’invito ad inciderlo come duetto.
Scorrendo la tracklist dell’album, si incontrano anche Eternal Flame e Mere Words, cover rispettivamente delle Bangles e di Bobby McFerrin, You-Tù, un altro duetto con il poeta e cantautore spagnolo Joaquin Sabina, e Shalom (A paz), versione in ebraico della canzone Peace del musicista brasiliano Gilberto Gil.
Chiudono il disco i cinque brani composti per il musical Karol Wojtyla-La vera storia, di Duccio Forzano che, dopo la prima mondiale a Cracovia del 2 aprile scorso e la prima rappresentazione nazionale al Teatro Brancaccio di Roma, dovrebbe riprendere la tournée (cancellata per problemi tecnici) il prossimo anno. Davanti a Giovanni Paolo II, Noa ha cantato una propria versione dell’Ave Maria di Bach e Gounod, in occasione di un concerto in piazza San Pietro nel 1994, a cui era presente anche Madre Teresa di Calcutta. Per scrivere i brani dedicati al papa, la cantante ha chiesto la collaborazione di un gruppo di amici di vecchia data, il Solis String Quartet, assieme a cui ha inciso dischi, fatto concerti e partecipato -fra l’altro- al Festival di Sanremo nel 2006 con il brano Un discorso in generale che, pur non arrivando in finale, si è aggiudicato il Premio della critica intitolato a Mia Martini.
Ad accompagnare Noa sul palcoscenico dello Stignani saranno il suo storico chitarrista Gil Dor, da sempre anche suo direttore musicale e/o coautore delle canzoni, il batterista Gadi Seri ed il contrabbassista Avri Borochov.
Luca Balduzzi