Gaia Molinari, 29enne piacentina appassionata di viaggi e volontariato, è stata assassinata in Brasile, dove era giunta alcune settimane fa con un’associazione del posto e dove insegnava inglese ai bambini e imparava il portoghese.
Un funzionario del luogo però dice che lavorava in un ostello situato a Rua João presso il signor Lopes, a Fortaleza Centro, in cambio di alloggio. Il funzionario ha spiegato che Gaia, attraverso un sito web, ha trovato lavoro a Hostel Rifugio in cambio di alloggio e lavorava in ufficio come receptionist o anche in cucina.
Sempre secondo il funzionario, lì Gaia avrebbe conosciuto Mirian França, di Rio, e le due sarebbero diventate amiche. La madre di Mirian, che abita a Rio de Janeiro, avrebbe dovuto fare un viaggio con la figlia alla spiaggia di Jericoacoara, ma poi ha rinunciato e Gaia è stato invitata al suo posto per il viaggio, dal momento che era stata già prenotato la stanza e l’italiana non avrebbe speso niente.
Il suo corpo è stato ritrovato il giorno di Natale da alcuni turisti tra le sterpaglie in un’area naturale di conservazione dell’ambiente chiusa alle auto (Área de Preservação Ambiental -APA), a Jijoca Jerocoacoara, a quasi 300 chilometri da Fortaleza, dove si trovava per alcuni giorni di vacanza con l’amica brasiliana, dallo scorso 21 dicembre.
Secondo Paola Bonelli, proprietaria della locanda dove alloggiava, Gaia aveva in programma di ripartire per Fortaleza il 24, e aveva già fatto il check-out, invece il giorno 24 è scomparsa e aveva addosso solo un bikini e un pareo. “Ho pensato che Gaia avesse rinunciato al viaggio e avesse deciso di trascorrere il Natale qui” – dice Paola.
Sempre secondo la proprietaria della locanda, Gaia è stata trovata il giorno di Natale alle 13.30 in Saw, solo con un bikini addosso e la sua borsa a tracolla, le mani nere e il viso completamente deformato. – Sembrava che fosse stata lapidata, e accanto al suo corpo c’era una fionda – ha detto.