17 DIC – L’Unione europea rafforza la sua cooperazione con la Tunisia nella prospettiva di continuare a sostenere la transizione democratica nel Paese nordafricano.
Cosciente dell’importanza della riuscita di questa transizione, l’Ue dopo aver accordato alla Tunisia 135 mln di euro nel 2013, ne ha destinati 169 mln al programma d’azione nel 2014, ai quali vanno aggiunti altri 35 mln di euro a titolo di Facilità per gli Investimenti di Vicinato, per un totale di 204 milioni di euro nell’anno in corso.
Laura Baeza, ambasciatrice dell’Ue in Tunisia, in un comunicato, dichiara di rallegrarsi per la qualità del sostegno europeo alla Tunisia durante quest’anno sottolineando che che esso riflette gli importanti passi avanti in materia di governance democratica dovuti all’adozione di una Costituzione consensuale e l’organizzazione di elezioni legislative trasparenti e pluraliste ed incoraggia la Tunisia a proseguire in questa direzione in occasione delle prossime presidenziali.
Sono 7 i grandi programmi approvati per la Tunisia nel 2014, che vanno dal piano economico, al campo della governance e la transizione democratica, al piano della società e delle parti opportunità, a quello della gestione integrata delle frontiere, e del sostegno alle istituzioni. Nell’ambito della Facilità per gli investimenti di Vicinato (FIV), l’Ue sostiene inoltre le iniziative delle banche di sviluppo delle istituzioni europee come la Banca europea d’investivento (BEI), la Banca europea di ricostruzione e sviluppo (BERD) e quelle degli stati membri come l’Agence francaise de Développement, KfW, contribuendo in tal modo alla realizzazione di progetti di sviluppo che comportano investimenti di notevole entità.
In Tunisia, l’Ue mette in atto i suoi programmi di cooperazione tramite lo strumento europeo di vicinato (IEV), il cui elemento chiave è rappresentato dall’approccio ”more for more” che permette all’Ue di modulare il suo sostegno finanziario in funzione degli avanzamenti realizzati dai paesi beneficiari per instaurare una democrazia solida e stabile in grado di mettere in atto le riforme concordate nei programmi. (ANSAmed)